TERAMO – Dall’11 al 13 febbraio, dalle ore 18.00 alle 20.00, in via del Vecchio Mattatoio 5, sarà allestita la mostra dell’artista siculo-pisano, Lorenzo Marotta, dal titolo “Cosa vedi?”.
Marotta, con le sue 9 ascoltovisioni, invita a condividere l’esperienza, che potremmo definire meditativa, di uno sguardo su mondi naturali ed umani partecipe, non frettoloso, ma anche non interpretativo né giudicante, che lascia essere le cose come sono, limitandosi a coglierne la forza e la poesia.
Tale sguardo è reso stilisticamente dall’uso della telecamera fissa. L’inquadratura fissa apre l’attimo, esplora tutto ciò che contiene: i cambiamenti di luce, il gioco del vento, i passaggi inaspettati. Ed apre altresì alla con-passione, diventa sguardo amoroso.
L’opera di Lorenzo Marotta non è tuttavia il frutto di una operazione semplicistica, non consiste nella ingenua registrazione di ciò che avviene di fronte ad un obiettivo aperto: lasciar essere le cose come sono non significa rinunciare a farne oggetto di una riflessione emotiva ed intellettuale che, nel caso delle opere in mostra, si esprime nel montaggio e nella scelta di tracce musicali. Le riprese diventano quindi i materiali di una intensa ricerca artistica tesa a scovare consonanze ed esplorare valenze poetiche, dove lo sguardo sul mondo è anche sguardo sulla propria interiorità.
.BIOGRAFIA – Lorenzo Marotta si è confrontato con l’immagine fin da ragazzo, si appassiona di fotografia armeggiando con un ingranditore d’oltrecortina un UPA più grande di lui. 1970
Adolescente realizza documentari fotografici apprezzati nella citta di Pisa, dove alcune mostre lo fanno conoscere al pubblico. 1973/5
Tiene corsi di fotografia per giovani ed anziani. 1976/9
Partecipa all’esperienza delle prime radio libere. 1975/81
Apre e chiude rapidamente una ditta di fotografia industriale. 1978
Realizza con un gruppo di amici alcuni documentari in video con una mastodontica telecamera Hitachi dal sensore da un pollice. Purtroppo di questo periodo poco è rimasto, perlopiù andato distrutto negli archivi di televisioni locali.
Si appassiona alle nuove tecnologie della comunicazione. Partecipa alle prime BBS ed al progetto Gustavo del CNR di Pisa, un esperimento di rete telematica civica ante internet.
Le sue foto negli anni sono utilizzate per pubblicazioni di vario genere: riviste musicali, di teatro e politiche, ed inoltre copertine di dischi, manifesti, pubblicazioni di storia locale e quotidiani. Tiene oggi un archivio digitale in fase di ultimazione di svariate migliaia di scatti.
Partecipa con Gaetano Gangi e Riccardo Sgroi ad un progetto, “Le Nuove Eleutherie”, per la rinascita culturale della città di Noto, sperimentando le nuove frontiere della comunicazione nelle fasi iniziali del web. L’ambizioso progetto naufraga ma riscuote l’attenzione di importanti personalità della cultura in ambito nazionale ed internazionale.
Agli inizi del duemila approfitta della miniaturizzazione e quindi semplificazione delle tecniche di ripresa video per ritornare all’antica passione dell’immagine in movimento. Ne fa momento di riflessione e di nuova sperimentazione.
Organizza con amici un festival del video amatoriale “Telepippe” che arriva fino alla quinta edizione.
Partecipa con due videoistallazioni alla seconda edizione del Festival del Viaggio Il Milione.
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