La settimana prossima organizzeremo una giornata info-formativa per la cittadinanza, che sarà possibile seguire in videoconferenza, spiegando nel dettaglio il progetto complessivo e le principali novità introdotte.
Mi rendo conto che la novità che abbiamo introdotto, che peraltro rappresenta una soluzione già applicata da anni con successo nel resto d’Europa e in moltissimi comuni del nord Italia bike friendly (Milano, Torino, Firenze, Bologna per citarne alcuni) mentre trova ancora inspiegabili resistenze al centro-sud, richiede un cambio di passo e di mentalità da parte di noi tutti, che siamo chiamati a un vero e proprio salto culturale per adeguarci alle novità normative. Queste portano alla possibilità di incoraggiare tramite un sistema di infrastrutture leggere – perché non comportano stravolgimenti alla viabilità urbana né grossi investimenti – la circolazione delle biciclette nelle nostre città e di venire incontro alle necessità di chi, di volta in volta, sceglie il mezzo più adeguato ai suoi spostamenti urbani, favorendo la condivisione di spazi stradali che può essere tranquillamente gestita in tutta sicurezza, nel rispetto della nuova segnaletica e di poche semplici regole di circolazione.
Del resto, l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha messo duramente a nudo le criticità nell’attuale sistema dei trasporti, che impongono alle amministrazioni locali di ripensare la viabilità e trovare soluzioni alternative per la mobilità urbana, a partire dagli spostamenti casa-scuola-lavoro per i quali l’uso della bici rappresenta una valida alternativa per mantenere le distanze ed evitare la diffusione dei contagi: pensiamo che la corsia ciclabile collega il centro con un’area dove insistono ben tre scuole, di cui due istituti superiori. Non a caso anche in altre realtà abruzzesi, come all’Aquila, si sta progettando la realizzazione di una rete ciclabile di “mobilità d’emergenza”. D’altronde, nell’anno della pandemia, anche grazie agli incentivi e alla necessità di fare attività motoria, la vendita delle bici è aumentata del 20% e moltissimi dei nostri concittadini scelgono ormai la bicicletta, tradizionale o elettrica, per i loro spostamenti quotidiani.
Questa Amministrazione si propone di cogliere le nuove opportunità per incoraggiare la mobilità sostenibile e per una città sempre più vivibile e sono fiducioso che i cittadini teramani sono pronti a recepire le novità e il cambiamento culturale, ormai non più differibile. Per superare la crisi dovremo essere in grado di misurarci con soluzioni e strategie alternative e di superare noi stessi, per non essere superati”.
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