Ha detto il vicepresidente Renato Rasicci:
gli asili nido rappresentano sempre più luoghi di qualità, rispettosi dei diritti dei bambini e fulcro della valorizzazione delle loro potenzialità gli asili, quindi, sono percepiti dai genitori non solo come luoghi di accoglienza ma come spazi di relazione, in cui trovano accoglienza la nuova genitorialità, esposta oggi a tutte le difficoltà della famiglia mononucleare , contemporanea. Il progetto realizzato da Anna Ferrante e dal Gruppo nazionale nidi infanzia ha contribuito ad accrescere la qualità della rete di servizi sia nel Comune di Teramo sia nel resto della provincia.
Con “Costruire la qualità” quindi, è stato documentato un percorso di formazione per la costruzione e il miglioramento dei processi di qualità nei servizi alla prima infanzia pubblici e privati. Il libro è il filo conduttore che intreccia in modo narrativo vissuti e saperi dei protagonisti: il Coordinamento pedagogico e la sua proiezione, a livello regionale, nel Nucleo di Coordinamento istituito dall’Assessore alle Politiche Sociali Paolo Gatti; le realtà educative di Teramo, Bellante e Pineto; i laboratori creativi cui si è dato vita in questi anni intesi come luoghi fisici e simbolici del fare, del pensare e del ricercare .
Obiettivo del progetto è stato quello di valorizzare le risorse esistenti, per migliorare la qualità dei servizi. Il primo ambito ha riguardato la formazione dei coordinatori pedagogici che operano nei servizi educativi per la prima infanzia. Sono stati realizzati scambi pedagogici con i servizi locali e nazionali della prima infanzia, in particolare con quelle realtà nazionali, che hanno istituito, da tempo, i coordinamenti pedagogici provinciali come l’Emilia Romagna.
Il secondo ambito è stato rivolto agli educatori e ai coordinatori con l’obiettivo di accrescere le competenze relative alla progettazione, programmazione, valutazione e sviluppo della qualità dei servizi alla prima infanzia, analizzando in particolare la quotidianità, le routine, i gesti e le azioni che si ripetono continuamente. Il terzo ambito, infine, è stato centrato sulle tematiche relative allo sviluppo cognitivo dei bambini, allo sviluppo delle “intelligenze multiple”, con particolare attenzione al pensiero creativo e alla predisposizione didattico-pedagogica dell’ambiente, al fine di realizzare e organizzare laboratori e/o atelier, anche con la partecipazione dei genitori e di organismi di gestione sociale, incentrati sul riuso creativo dei materiali di recupero. Non a caso il percorso laboratoriale è stato chiamato “RE MIDA”, in omaggio alle bellissime esperienze reggiane e al loro “Centro di riciclaggio creativo”, frutto di un’idea basata sul “rifiuto” come risorsa per reinventarne una nuova vita, un suo nuovo uso-riuso.
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