La situazione determinata dal covid19 ha costretto i bambini a ritrovarsi “chiusi tra le mura domestiche con un’unica finestra, quella virtuale, sul mondo” e sostenuti principalmente, è sempre scritto nella lettera, dai genitori.
Ilaria De Sanctis rimarca che “la politica ha il compito di affrontare il tema”, proprio in vista dell’approssimarsi della stagione estiva.
Per questo i due amministratori teramani evidenziano che non ci si può far trovare impreparati, anche perché “Molte di quelle attività per i bambini che annualmente vengono programmate e organizzate dai Comuni, non potranno essere svolte”, facendo l’esempio delle colonie. Per questo “da amministratori ci interroghiamo su quale rimodulazione può essere ragionata, affinché l’estate per i piccoli non sia triste e malinconica”.
Nella lettera, quindi, si rimarca che “I Comuni (…) non possono essere lasciati soli, ma hanno bisogno di una cabina di regia della Regione che proponga delle linee guida, uguali per tutti, affinché si possa ‘ridisegnare’, insieme al mondo dell’associazionismo e del terzo settore , il periodo estivo”.
Queste le ragioni che muovono la richiesta del tavolo tecnico, nonostante la questione sia, conclude la lettera “un’impresa ardua, per la quale abbiamo poco tempo, ma siamo sicuri che insieme, Regione, Province, Comuni e il mondo dell’associazionismo e del volontariato, vinceremo”.
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