TERAMO – L’avvio della raccolta dei rifiuti con il metodo porta a porta è stata una novità importante per Teramo e soprattutto una scelta vincente perchè si potranno ottenere sia la riduzione dei rifiuti da conferire in discarica e quindi dei costi del servizio,sia il recupero di materiali da destinare al riciclo, ma soprattutto un miglioramento della qualità dell’ambiente. Due mesi dopo la sperimentazione della raccolta domiciliare porta a porta in alcune zone della città, in questi giorni si è potuto fare un bilancio di quello che Teramo Ambiente (TE.AM.) ha ottenuto e degli obiettivi che deve ancora perseguire.In una conferenza di qualche giorno fa il sindaco Maurizio Brucchi e i rappresentanti della TE.AM. hanno illustrato il lavoro svolto ed hanno presentato la capillare campagna di informazione svolta sul territorio per poter affrontare la raccolta domiciliare dal 31 aprile su tutta la città.
Il sindaco nel suo intervento ha voluto lodare l’impegno della TE.AM nello sviluppare questo progetto di raccolta e dei suoi risultati, ma soprattutto ha dato ampio risalto al senso civico dei cittadini teramani che si sono comportati in maniera onesta e rispettosa delle direttive. Il presidente Raimondo Micheli ha lodato tutto il suo staff che ha collaborato alla realizzazione del progetto che ha portato Teramo a diventare la prima città del centro-sud Italia per la raccolta differenziata, primato storico che riempie d’orgoglio la nostra regione su un tema caro come l’ambiente.
Poi si è parlato del “porta a porta” a Teramo e il dott. Micheli ha illustrato le iniziative studiate dai suoi collaboratori per coprire tutto il territorio che conta 44.000 abitanti al saldo, 17.000 al completamento e 5.100 utenze commerciali da raggiungere con l’informazione per sensibilizzare la gente alla raccolta e raggiungere così quell’ambizioso traguardo prefissato dall’amministrazione comunale e dalla TE.AM stessa del 70% di raccolta differenziata. Oltre all’impegno degli uomini, il presidente ha sottolineato i costi elevati che comporta questa tipologia di raccolta, ma che se svolta in modo corretto vengono in parte recuperati.
Nel dettaglio le iniziative create a d hoc sono: il “progetto scuola”, appuntamenti giornalieri con le scuole materne ed elementari per spiegare cosa significa differenziare i rifiuti con un concorso finale per tutte le scuole aderenti; l’installazione di quattro punti informativi dove fermarsi e chiedere chiarimenti riguardo modalità e tempi della distribuzione dei kit “porta a porta” e come fare la raccolta: l’ubicazione degli infopoint sono presso l’Ospedale Civile, il “Centro Commerciale Gran Sasso”, la sede “URP” del Comune di Teramo, nella zona della Gammarana dove verrà preposto anche un centro di distribuzione kit nel caso coloro che non lo avessero ricevuto a casa perché non presenti al passaggio degli operatori, possono andare lì e prenderlo mediante esibizione di foglio di raccomandata lasciato dagli operatori stessi. Inoltre sono stati preparati diversi incontri con comitati di quartiere, condomini e un grande convegno il 6 marzo 2010 dal titolo, “città ecosostenibile” rivolto a tutte le imprese commerciali del territorio teramano.
Per finire verrà predisposto un camper che girerà per le vie della città a informare tutti i cittadini della raccolta domiciliare dei rifiuti. L’ultimo intervento più tecnico è stato dell’avv. Faggiano, amministratore delegato, che ha mostrato con orgoglio i dati che dimostrano come dal 28% a scendere del mese di ottobre si è saliti, nelle zone raggiunte già dal “porta a porta” a una percentuale altissima di raccolta differenziata dell’80%, mentre nelle aree fuori dal servizio si è saliti al 33%. Numeri notevoli che rappresentano un punto di partenza verso traguardi più grandi che amministrazione comunale e TE.AM vogliono raggiungere insieme.
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