TERAMO – Il Presidente del Comitato promotore del referendum sul Teatro Romano,chiede un incontro urgente al Neoeletto Sindaco di Teramo Dott. Gianguido D’Alberto inerente alle seguenti tematiche:
Ai sensi dell’art. 4 del vigente regolamento per lo svolgimento dei referendum comunali è prescritta la formazione di una Commissione referendaria nominata dal Consiglio comunale entro 90 giorni dal suo insediamento. In mancanza, lo svolgimento del Referendum comunale consultivo propositivo per la cui richiesta questo Comitato raccoglie da tempo le firme secondo i termini dello stesso regolamento, non sarebbe possibile.
Secondo la discutibile interpretazione del dirigente finanziario comunale, l’apposizione dei banchetti per la raccolta delle firme dovrebbe essere sottoposta a pagamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico come se essa non costituisca una iniziativa politica di primaria importanza democratica. Di ciò abbiamo investito il Difensore Civico regionale che con sua missiva del 25 maggio 2018, n. 0001207 ha puntualmente chiesto al Comune chiarimenti in merito, ma, sulla base delle informazioni che abbiamo, tale richiesta è stata letteralmente ignorata.
Il quesito referendario contiene sostanzialmente una richiesta esplicita: quella di coinvolgere i cittadini in ogni decisione da assumere sui destini del Teatro romano, bene comune della collettività, partendo dalla delibera consiliare del 2011, attraverso lo strumento del Forum cittadino da disciplinare in via d’urgenza da un apposito regolamento comunale prima di essere convocato dal Sindaco. Questo secondo atto, conseguente al primo, farebbe venire meno la materia del Referendum. Tale eventualità metterebbe questo Comitato nelle condizioni di poter evitare la richiesta del Referendum. E costituirebbe una palese dimostrazione di cambiamento in senso democratico e partecipativo dei rapporti fra potere locale e cittadini nella nostra Città.