D’Alberto: “Finalmente il recupero di Via Longo vede la luce, nella sostanza e nei modi che merita e restituiamo una prospettiva straordinaria di rigenerazione urbana dell’area conservando”
TERAMO – “Il diritto alla casa deve essere riconosciuto e garantito anche a chi versa in condizioni di disagio sociale ed economico”, l’impegno assunto dal sindaco Gianguido D’Alberto nel programma elettorale, trova una nuova risposta con la delibera approvata dalla Giunta municipale nei giorni scorsi, su proposta degli Assessori Stefania Di Padova con delega all’Urbanistica e Martina Maranella con Delega all’Edilizia Residenziale Pubblica, relativa alla “Partecipazione al piano nazionale di rigenerazione urbana”.
In particolare, si tratta del un passo decisivo per la concreta prospettiva di riqualificazione del complesso abitativo di Via Longo e dell’intera area ad esso adiacente. Si configura così, l’adesione ad un programma interministeriale che finanzia interventi tesi a favorire la qualità dell’abitare e che promuove l’attivazione di processi di rinnovamento di ambiti urbani, con particolare riguardo alla sicurezza dei luoghi e alla rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici.
Con la delibera, la Giunta comunale intende attivare le procedure per la riqualificazione delle 96 unità abitative di via Longo e con esse dell’intero quartiere.
“Finalmente il recupero di Via Longo vede la luce, nella sostanza e nei modi che merita – afferma il Sindaco Gianguido D’Alberto – e restituiamo una prospettiva straordinaria di rigenerazione urbana dell’area conservando, come abbiamo sempre affermato, il carattere prettamente sociale del complesso. Faremo questo anche tenendo conto delle esigenze che attualmente vive il territorio in termini di disagio abitativo e diritto alla casa”.
Sarà così mantenuta la destinazione sociale delle abitazioni, valorizzandole in un contesto di riqualificazione connesso al vicino Parco Fluviale. “Faremo questo in modo diverso rispetto al passato – prosegue il Sindaco – condividendo prospettive e idee con i residenti, che nella precedente ipotesi progettuale furono estromessi dalle scelte; assieme a ciò, favoriremo il coinvolgimento dei cittadini, dopo il fallimento del progetto abbozzato nel 2013 che, oltre a non tener conto delle esigenze di chi viveva in quelle abitazioni, ignorava il carattere sociale del complesso; una ipotesi che era perfino errata sotto l’aspetto amministrativo”.
Particolare riguardo sarà osservato nel mantenere il vincolo di destinazione sugli alloggi e sull’intero patrimonio immobiliare, proprio per dare risposta all’emergenza abitativa che colpisce gli strati più deboli della popolazione, gravata anche dalle conseguenze economiche derivanti dalla pandemia in corso.
“E’ un progetto tanto complesso quanto stimolante – sostiene l’Assessore Martina Maranella – perché oltre a soddisfare una esigenza vitale per chi ne ha bisogno, riscrive una pagina significativa di modernizzazione e quindi di decoro, di uno dei quartieri storici della città”.
L’Assessore Di Padova: “Confermo quanto dichiarato dall’Assessore Maranella sull’ambiziositá del progetto che racchiuderá in sé l’anima vera del concetto di visione urbanistica, con consumo zero del nuovo suolo, recupero e valorizzazione ambientale e paesaggistica”.