Teramo: sale in cattedra il negazionismo della Shoah

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Ancora calda la polemica sollevata in seguito ad una lezione universitaria che nega L’Olocausto degli ebrei

TERAMO – Fa ancora discutere parecchio la scioccante lezione universitaria tenuta pochi giorni fà dal Professore Ordinario di Scienza Politica, Claudio Moffa. Il docente dell’Università degli Studi di Teramo ha impostato infatti, la propria lezione percorrendo tutte le teorie che negano l’Olocausto degli ebrei avvenuto nella Germania nazista negli anni trenta e quaranta. Sconcertato alla notizia afferma con convinzione Giampiero Riccardo, Coordinatore Regionale Giovani IDV Abruzzo.
Sono inaccettabili le affermazioni del Moffa!

Il 25 settembre, nell’aula 12 della facoltà di scienze politiche, Moffa tiene l’ultima lezione dell’anno accademico 2009/2010 del master “Enrico Mattei in vicino e Medio Oriente”, di cui è coordinatore. La presentazione ufficiale di questo corso, giunto alla quinta edizione, come ricorda il docente sul suo sito, risale al 6 maggio scorso e avvenne nella sala polifunzionale di Palazzo Chigi. La lezione viene ripresa con una telecamera, il cui video è pubblicato sulle pagine web del docente, sulle quali appaiono frequentemente articoli in difesa della libertà di espressione che  in questo caso, coincidono con la libertà di negare l’Olocausto.

Già nel 2007  Moffa  invitò lo storico negazionista Robert Faurisson a tenere una lezione nell’università teramana; tra non poche polemiche, una petizione-appello contro la presenza dei negazionisti nelle università italiane e le proteste della comunità ebraica e dello stesso rettore dell’epoca la lezione venne cancellata. Moffa però, non si è arreso e ha continuato a divulgare le sue tesi riprovandoci giorni fa in maniera clamorosa.

Già il titolo della lezione dello scorso 25 settembre lascia chiaramente intuire come verrà sviluppato l’argomento: Il tema-tabù del mondo accademico, la questione della ‘Shoah’, della difesa del suo dogma da parte della Inquisizione del III millennio, e del suo uso politico nel complesso contesto della ‘guerra infinità del Vicino Oriente“.

Citando Norman Finkelstein,autore del testo “L’industria dell’Olocausto”, il professor Moffa sostiene che c’è un legame tra la Shoah e la guerra in Medio Oriente,difendendo la tesi di Finkelstein che parla di

sfruttamento dell’Olocausto, avvenuto a fini politici ed economici: è’ un’arma ideologica indispensabile, grazie alla quale una delle più formidabili potenze al mondo ha acquisito lo status di vittima.Da questo specioso status di vittima derivano dividendi considerevoli, in particolare l’immunità alle critiche.

Il professore nell’atto di appoggiare lo scrittore argomenta così la sua tesi:

Nella lotta plurisecolare tra cristianesimo ed ebraismo, c’è stato bisogno, al di là del fatto che il fatto sia vero o no, della creazione di una crocifissione. Di un episodio paragonabile ad una crocifissione di un intero popolo. Visione religiosa dello sterminio e delle sofferenze che indubbiamente ci sono state.

Riguardo alle camere a gas, il docente menziona un’intervista videoregistrata a Faurisson, in cui il negazionista contesta l’uso del Zyklon b per sterminare gli ebrei:
L’edificio che viene mostrato ai ragazzi delle scuole ad Auschwitz è un edificio che non ha nessuna delle caratteristiche tecniche atte ad essere stato una camera a gas. Il Zyklon B veniva usato per disinfestare gli abiti dei reclusi: se usato al fine di ‘gassarè i deportati, nelle quantità previste e raccontate da Rudolph Höss,comandante di Auschwitz, al processo di Norimberga, sarebbe stato tecnicamente impossibile. La cifra e i tempi forniti da Höss, di 2000 persone gassate al giorno, non fanno tornare i conti.
Moffa conferma puntando anche al dato dei sei milioni di ebrei sterminati :
Faurisson fa considerazioni in modo consequenziale e convincente. Un numero con una valenza cabalistica. Non si capisce perché lo si debba sempre ripetere. Una cifra ufficiale,ormai ampiamente messa in discussione.

In breve queste sono le parti salienti  della lezione sul negazionismo della Shoah salita in cattedra il 25 settembre scorso nell’Università di Teramo, a cui Emanuele Mancinelli, dirigente nazionale Giovani IDV replica dicendo:

Gli atenei dovrebbero sanzionare in modo esemplare questi docenti che con le loro bizzarre teorie rischiano d’inficiare le capacità ed il senso critico degli studenti,qui non si tratta di garantire la libertà di pensiero che è un pilastro della nostra Costituzione, siamo piuttosto davanti ad un docente che postula teorie complottistiche senza alcuna ratio storica. Gli ebrei sono morti in Germania per mano dei nazisti tedeschi e purtroppo in un certo momento storico anche con la complicità dei fascisti italiani. Inutile prendere le misure delle camere a gas per confutarne la funzione.

Episodio buio nell’università teramana che ha dovuto assistere ad una delle pagine più buie della storia dell’uomo, riscritta e riletta seguendo le orme di chi nega l’esistenza delle camere a gas o chi contesta i dati dello sterminio messo in atto dai nazisti di cui il presidente dell’Aned,associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti, Gianfranco Maris, deportato nel 1943 nel campo di Mauthausen, si dice “disgustato”:
Non riesco a provare odio. Queste persone non lo meritano. E’ gente che non sa o non vuole vedere quello che è stato un fatto reale. Se penso che un’università ha ospitato una lezione del genere, viene da piangere.
Pubblicato da
Annarita Ferri

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