TERAMO – Al punto 10 del programma elettorale del Sindaco Gianguido D’Alberto, titolato ‘La città intelligente e la sussidiarietà energetica’, era scritto tra l’altro: “(…) la necessità di porre in essere (…) strategie di pianificazione dirette all’innovazione e all’ottimizzazione di tutti i servizi (…) al fine di favorire l’innalzamento della qualità della vita e l’accrescimento della competitività urbana”; tra le azioni indicate per raggiungere tali obiettivi vi era anche “L’adozione di piani e di azioni contro l’inquinamento elettromagnetico, acustico e atmosferico”. Rientra nel quadro di tale progettualità la decisione della giunta municipale di autorizzare l’installazione di una rete di ricarica elettrica in ambito urbano per bici e auto.
La mobilità urbana rappresenta un fattore di crescita e occupazione, oltre che un presupposto indispensabile per una politica di sviluppo sostenibile ma è evidente come essa – e il trasporto in generale – continui a contribuire all’inquinamento atmosferico, all’aumento delle emissioni di gas serra e a numerosi impatti ambientali, anche in realtà dimensionate come quella della città di Teramo, che evidentemente non è esclusa da una problematica di carattere generale.
Era anche in questo quadro che la Commissione europea aveva inviato già nel 2010 una comunicazione agli Stati membri sollecitando interventi di riduzione delle emissioni nocive nell’atmosfera, indicando anche la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli elettrici al fine di tutelare la salute e l’ambiente.
In ragione di tutto ciò, la decisione dell’amministrazione comunale di incrementare sensibilmente l’utilizzo di mezzi a trazione elettrica, dal ridotto impatto ambientale. Già nello scorso maggio la giunta aveva adottato una delibera nella quale si approvava la strategia di Sviluppo Urbano Sostenibile (SUS) per il Comune di Teramo, tra le cui attività è prevista l’attuazione di “strategie per basse emissioni di carbonio (…), inclusa la promozione della mobilità urbana multimediale sostenibile e di pertinenti misure di adattamento e mitigazione”.
Ora, su impulso dell’assessore Valdo Di Bonaventura, è stato emanato un Bando per favorire manifestazione di interesse per gli operatori commerciali intenzionati all’installazione della rete dei punti di ricarica elettrica per bici e auto (colonnine), stabilendo nella prima fase sperimentale il numero di posizioni concedibili in 60, fatte salve ulteriori valutazioni successive.
Il Bando è consultabile dal sito internet dell’ente, nella sezione “Comunicazioni dai settori”; la collocazione delle colonnine nell’area urbana, andrà definita tenendo conto di specifici parametri desumibili all’interno del “Documento Strategico” della SUS.