Di Bonaventura:”Se continuano a non ascoltare la voce dei territori non partecipo più ad alcuna riunione”
Marsilio ha ripercorso le tappe di questi mesi, sottolineando due aspetti in particolare: “Avevamo chiesto al Governo di scriverlo insieme e non è accaduto: una circostanza che desta più di una preoccupazione considerato che intanto sono passati cinque mesi da quando sono state disposte, dopo mesi di trattative, ulteriori risorse professionali da destinare ai Comuni e agli Uffici regionali della ricostruzione e che stiamo ancora aspettando questo personale con rimpalli di responsabilità inaccettabili”.
“Rischiamo di fare un cratere nel cratere discriminando i Comuni più piccoli visto che il decreto propone uno stanziamento di cinque milioni l’anno per i Comuni al di sopra dei 30 mila abitanti – ha dichiarato il presidente della Provincia Diego Di Bonaventura – i tre anni passati inutilmente non ce li restituisce nessuno e non riesco a capire perchè non possiamo fare riferimento al modello adottato all’Aquila dovendo ogni volta ricontrattare questioni che paiono assodate. Mi auguro che in Commissione, dove siedono parlamentari provenienti dai territori terremoti, ci sia la giusta attenzione per gli emendamenti che arrivano per sanare le tante incongruenze delle ordinanze commissariali, altrimenti è l’ultima riunione alla quale partecipo perchè mi pare che siamo inascoltati”.
L’Anci ha presentato un dossier con una serie di emendamenti al Decreto, la Provncia ne ha consegnato uno per consentire anche alle Province di avere ulteriore personale da dedicate alle pratiche Sisma così come accade per i Comuni.
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