TERAMO – Un countdown a partire dal numero 43, come le vittime del crollo del Ponte Morandi di Genova, per liberare in aria alcuni palloncini ai quali è stata legata una lettera scritta dai ragazzi ai potenti del mondo. Ha preso il via in questo modo la Staffetta di Scrittura della Legalità nell’ambito del “Bimed“- Biennale delle Arti, alla quale parteciperanno anche le classi prime della scuola secondaria di primo grado ‘Mario Zippilli’ di Teramo.
“La Staffetta di Scrittura “Bimed” – spiega in merito il dirigente scolastico Lia Valeri – è un progetto realizzato annualmente che coinvolge decine di scuole di tutta Italia e alla quale anche noi abbiamo l’onore di partecipare. Quest’anno le scuole da cui partiranno i racconti sono 120, ognuna delle quali sarà impegnata nella stesura di una storia scritta a più mani”.
All’interno di ogni staffetta, infatti, una scuola scrive il primo capitolo e passa il testimone alla seconda, che continua l’opera intrapresa, e così di seguito fino all’ultima scuola della staffetta. Un esercizio importante, perché gli allievi che devono scrivere un capitolo, per arrivare al risultato finale dovranno confrontarsi, fare sintesi e arrivare, in un determinato periodo di tempo, a un unico testo condiviso in coerenza con quanto è giunto da soggetti esterni.
Per dare il via alla Staffetta tutte le classi della ‘Zippilli’ si sono ritrovate ieri mattina nel cortile della scuola, dove è stato dato vita a un momento simbolico molto particolare. Alcuni alunni hanno infatti letto una lettera scritta ai potenti del mondo per chiedere loro 10 provvedimenti utili per il futuro e questa è stata poi legata ad alcuni palloncini fatti volare come simbolico appello a liberare il futuro stesso.
“La Staffetta quest’anno è dedicata alla città di Genova e alle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi – continua la Valeri – che sono state ricordate questa mattina con il countdown che ha preceduto il volo dei palloncini, nella convinzione che la memoria nella scuola sia fondamentale per la crescita e la qualificazione delle nuove generazioni e perché gli errori del passato siano monito per il futuro”. L’idea del progetto è infatti quella di unire idealmente Genova a tutto il Paese perché tutto il territorio insieme a Genova possa sentire l’enorme forza propulsiva che proviene dal mondo della scuola immettendo nel contesto sociale concetti come solidarietà, legalità, amore per la vita, fratellanza, inclusione. “La Staffetta – conclude Lia Valeri – è esercizio di cittadinanza e proprio per questo motivo quest’anno non poteva non prendere il via da ciò che è accaduto lo scorso 14 agosto”.
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