Sul palco l’Orchestra Filarmonica di Belgrado diretta da Charles Munroe con il violinista Stefan Milenkovich che seguirà musiche di R. Wagner, F. Liszt, C. Saint Saens, N. Paganini.
In occasione dei cinque concerti in programma al Parco della Scienza, la Riccitelli, grazie alla disponibilità del Gruppo Baltour, metterà a disposizione del suo pubblico un servizio navetta gratuito in partenza da Piazza Garibaldi, davanti alla biglietteria Arpa, alle ore 20.30 e di ritorno al termine del concerto.
L’Orchestra Filarmonica di Belgrado (Belgrad Philharmonic) è stata fondata nel 1923, nel momento in cui quasi tutte le principali città europee vantavano già da tempo le loro orchestre filarmoniche. Il suo fondatore, primo direttore e direttore principale è stato Stevan Hristic, uno dei più importanti compositori e direttori serbi. Artisti eminenti come Lovro Matacic, Oskar Danon, Kresimir Baranovic, Zivojin Zdravkovic, Angel Surev, Anton Kolar, Horst Ferster, Jovan Sajnovic, Vasilij Sinajski, Emil Tabakov, Uros Lajovic e Dorian ivi Wilson hanno seguito la tradizione del fondatore, guidando nei decenni l’Orchestra fino ad una graduale acquisizione di un livello eccezionale di esecuzione musicale, che ha raggiunto il suo apice negli anni Sessanta.
Sotto la direzione di Zivojin Zdravkovic, la Filarmonica di Belgrado è stata classificata la quinta migliore orchestra europea da parte di esperti internazionali, un successo al quale hanno contribuito anche le registrazioni effettuate per la rinomata etichetta EMI. L’orchestra, ora leader a livello nazionale, ha condiviso brillanti esecuzioni con celebri direttori e solisti quali Raphael Kubelik, Malcolm Seargent, André Navarra, Karl Bohm, Leopold Stokowski, Kiril Kondrasin, Genadi Rozdestvenski, Zubin Mehta, Yehudi Menuhin, David Oistrakh, Isaak Stern, Henrik Schering, Leonig Kogan, Mstislav Rostropovich, Arthur Rubinstein, Svajtoslav Richter, Emil Gilels, Rudolph Kempf, Gideon Kremer, Ivo Pogoreli?, Gustav Khun, Ivan Fischer, Vladimir Krainev, Maksim Vengerov, Julian Rachlin, Valery Afanasev, Nigel Kennedy, ecc.
Dopo i turbolenti anni ’90 causa i tragici eventi bellici nei paesi della ex Jugoslavia, che hanno colpito anche la qualità della scena musicale serba, il nuovo millennio ha visto il ritorno della Filarmonica di Belgrado sulla scena internazionale, anche grazie a tournèe in Slovenia, Austria, Italia e Svezia. Nella stagione 2003/04, l’Orchestra si è riappropriata della sua sede nel centro cittadino, modernamente attrezzata dopo la ricostruzione. La maggior parte dei concerti, per tradizione, si svolgono nella Sala Ilija M. Kolarac Endowment, mentre la Sala centrale è usata per gli eventi speciali. Giovani musicisti di formazione internazionale si sono uniti alla Filarmonica di Belgrado creando una nuova immagine dell’Orchestra, rinnovando l’entusiasmo e la qualità di questa compagine anche attraverso la collaborazione con la neonata Fondazione Filarmonica di Belgrado, costituita con l’obiettivo di migliorare la situazione finanziaria dell’ Orchestra, attraverso una rete di sponsor e sostenitori.Nella stagione 2005/06 sotto l’incentivo di uno dei più grandi direttori d’orchestra viventi, Zubin Mehta, è stato stabilito un fondo speciale con lo scopo di rinnovare continuamente gli strumenti in dotazione all’orchestra.
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