Consegnati ieri mattina gli attestati agli studenti della Casa Circondariale di Castrogno
TERAMO- Positiva l’esperienza promossa dall’Assessorato al Lavoro e alla Formazione nella casa circondariale di Castrogno che ha permesso a 48 detenuti di partecipare ai corsi del progetto A scuola d’impresa. Lo scopo è stato quello di fornire loro strumenti utili come nozioni teoriche e suggerimenti tecnico-operativi per valutare la possibilità di avviare un’attività di tipo imprenditoriale.
Per i detenuti hanno accolto con entusiasmo questa novità assoluta, frequentando i corsi, iniziati a settembre e rivolti a tutte le sezioni ,con la collaborazione dell’istituto penitenziario diretto da Stefano Liberatore.
All’ultimo ciclo di lezioni hanno partecipato le detenute della sezione femminile, alle quali l’assessore al Lavoro e alla Formazione, Eva Guardiani e il vice presidente della Provincia e assessore alle Politiche sociali,Renato Rasicci hanno consegnato ieri mattina l’attestato di partecipazione.
Il progetto formativo , concordato con la direzione del carcere e in particolare con le responsabili dell’area educativa, Elisabetta Santolamazza e Alessandra Ciantò, utilizza le modalità didattiche già sperimentate in passato dal Settore Lavoro e Formazione in vari ambiti, a partire dal progetto Creo e, più di recente, sempre con l’iniziativa “A scuola d’impresa”, nelle scuole superiori teramane.
A svolgere le lezioni insieme ai detenuti sono stati gli esperti di mercato del lavoro dei Centri per l’Impiego: Salvatore Scappucci, Luca Bucciarelli, Anna Breggia e Luigina Ciarrocchi.
Interessanti le idee emerse durante i corsi e, in alcuni casi, giudicate già “cantierabili”. In particolare, si tratta dei progetti relativi alla realizzazione all’interno della casa circondariale di un forno artigianale per la produzione di pani, pizze e dolci, sia per il consumo interno sia per l’eventuale rifornimento degli altri istituti penitenziari abruzzesi e di un impianto fotovoltaico per il riscaldamento dello stesso edificio in cui sono ospitati i detenuti. Ulteriori progetti si sono indirizzati verso attività esterne al carcere ed hanno riguardato, ad esempio, la gestione di uno stabilimento balneare e di un agriturismo o l’avvio di un’attività per la lavorazione dei rifiuti.
Con questa iniziativa cerchiamo di favorire il reinserimento di persone che stanno scontando una pena o si trovano al termine della detenzione e che, una volta uscite dal carcere, avranno qualche strumento in più per costruire il proprio percorso lavorativo e professionale. L’esperienza è stata molto positiva ed ha fatto registrare un elevato grado di coinvolgimento da parte dei detenuti soprattutto nella fase della simulazione delle idee.
ha detto l’assessore al Lavoro e alla Formazione, Eva Guardiani.
Un’esperienza interessante e coinvolgente come ha sottolineato il vice presidente e assessore alle Politiche sociali, Renato Rasicci :
che si affianca al progetto di reinserimento per i detenuti già avviato dalla Provincia con la collaborazione della casa circondariale. Progetto che vede impegnati nella manutenzione delle strade provinciali, per la seconda edizione dell’iniziativa, 16 detenuti i quali affiancano i cantonieri dell’ente. Tra i nostri obiettivi c’è anche quello di riattivare il laboratorio ceramico artigianale interno all’istituto con l’apporto dei maestri artigiani di Castelli .
Il direttore dell’istituto penitenziario, Stefano Liberatore ci tiene a sottolineare che è l’inizio di un’attività finalizzata all’incremento del trattamento rieducativo:
I risultati favorevoli che abbiamo conseguito ci danno coraggio e fiducia per intraprendere nuove iniziative finalizzate al reinserimento dei detenuti nella società civile.