“Immagina che un tuo amico venga imprigionato, che subisca violenza per aver fatto qualcosa di assolutamente comune, solo per aver preteso i suoi diritti. Cosa faresti per salvarlo?” È questo il messaggio che Amnesty porterà nelle piazze italiane, invitando chiunque a firmare gli appelli proprio come se lo si stesse facendo per un amico o un familiare ‘reo’ di aver espresso le proprie critiche al governo o la propria opinione.L’obiettivo sarà quello di raccogliere firme per restituire libertà e giustizia a cinque persone perseguitate e condannate, blogger, attivisti, giornalisti che diventano simbolo di violazioni dei diritti umani nel mondo:
Miriam López (Messico), falsamente implicata in reati di droga, torturata e violentata nel 2011 dai militari e ancora in attesa di giustizia. Jabeur Mejri (Tunisia), condannato a sette anni e mezzo di carcere per aver pubblicato su Facebook contenuti giudicati “offensivi per l’Islam e i musulmani”. Ihar Tsikhanyuk (Bielorussia), attivista per i diritti umani delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender e intersessuate, perseguitato, minacciato e picchiato dalla polizia. Eskinder Nega (Etiopia), giornalista condannato a 18 anni di carcere per “terrorismo”, solo per aver criticato il governo in articoli e discorsi pubblici. Yorm Bopha (Cambogia), un’attivista per il diritto all’alloggio che ha trascorso oltre un anno in carcere per aver preso le difese di una comunità sgomberata con la forza; posta in libertà provvisoria il 22 novembre, è in attesa di una nuova udienza.
Nell’edizione 2012 di “Write for Rights” le firme raccolte nel nostro Paese sono state 82mila in due settimane (un milione e mezzo nel mondo) e grazie a queste pressioni sono stati raggiunti importanti risultati (per citarne uno, il vicepresidente del Guatemala si è impegnato pubblicamente ad aprire un’inchiesta sullo stupro e l’omicidio della quindicenne Maria Isabel Franco, avvenuto nel 2001)
Sarà possibile firmare i cinque appelli anche sul sito di Amnesty International dedicato a “Write for Rights”2013 (www.firmaperunamico.it)
Per maggiori informazioni sulle attività del gruppo Amnesty International Teramo: gr286@amnesty.it – amnestyteramo@gmail.com, Twitter @amnestyte, Facebook Amnesty Teramo
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