In Abruzzo, come nelle altre regioni terremotate, il crollo di stalle, fienili, caseifici e la strage di animali hanno limitato l’attività produttiva nelle campagne: occorre inoltre recuperare il ritardo accumulato nell’arrivo delle strutture provvisorie annunciate con particolare riferimento alle stalle. “La costruzione in proprio delle stalle da parte degli allevatori è una importante possibilità prevista dall’ordinanza 5 del decreto terremoto che sino ad oggi – dice Coldiretti – è di difficile applicazione a causa dei troppi vincoli, mentre basterebbe dare semplicemente un tetto massimo di spesa e permettere agli allevatori di costruirsi la stalla provvisoria più adatta alle loro esigenze”.
“Per il rilancio delle aree colpite sono inoltre necessarie – aggiunge Coldiretti Abruzzo – massicce misure di sostegno con sgravi fiscali per famiglie, imprese e per chi investe nelle aree terremotate, oltre a incentivi per favorire e accelerare la ripresa e i flussi turistici, con la detraibilità delle spese sostenute dai turisti per i soggiorni nelle strutture ricettive agrituristiche e un sostegno ai consumi dei prodotti delle aree colpite. Intanto è positiva – conclude Coldiretti – la decisione di riconoscere il danno indiretto per tutti gli agriturismi nelle province colpite dal sisma, come approvato dalla Camera dei Deputati in sede di conversione in disegno di legge del nuovo dl sul terremoto”.
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