Mercoledì arriva una squadra del Consorzio Reluis. Negli istituti superiori di Giulianova e Castelli si riprendono le lezioni giovedì; oggi riunione con i dirigenti scolastici di Teramo
TERAMO – Completati i lavori di “riparazione danni su parti non strutturali” nelle scuole di Giulianova (Liceo Curie, Ipse Crocetti, Ipias Pagliaccetti, Itt Cerulli) la Provincia si prende un altro giorno di tempo (da ordinanza comunale dovrebbero riaprire oggi ndr) per consentire “l’accesso delle squadre di pulizia a seguito dei lavori svolti”.
A Giulianova, quindi, nei soli istituti superiori, si torna a scuola giovedì. Stesso discorso a Castelli, per l’Istituto d’arte “Grue” dove il Sindaco ha già procrastinato di un giorno la ripresa dell’attività didattica per consentire al personale la pulizia della scuola.
A Teramo, da lunedì, è al lavoro una squadra di tecnici ed esperti dell’Università di Pescara inviata dalla Protezione civile che sta ispezionando il Liceo/Convitto Delfico e il Pascal. Domani mattina arrivano i tecnici del Consorzio Reluis, dipartimento Protezione Civile, che proseguirà nelle ispezioni delle scuole del capoluogo. Per ogni struttura esaminata verrà rimessa alla Dicomac (direzione comando e controllo della protezione Civile) la scheda Aedes, una scheda che certifica lo stato di agibilità dell’immobile e prescrive gli eventuali interventi dopo un evento sismico.
Questa mattina alle 9 il presidente e il consigliere delegato all’edilizia scolastica, Graziano Ciapanna, incontreranno i dirigenti degli istituti superiori del comune di Teramo sia per riferire dei lavori svolti che dei sopralluoghi in atto.
“Stiamo seguendo scrupolosamente i protocolli in maniera che sia noi che la Protezione civile, il governo regionale e nazionale, gli studenti e le famiglie abbiano a disposizione ogni informazione possibile per una serena valutazione – spiega il presidente Renzo Di Sabatino – le nostre decisioni, però, non potranno che essere conseguenti alle risultanze tecniche le uniche in grado di certificare l’agibilità o meno di una struttura. L’emergenza va gestita, il futuro anche prossimo va programmato e a questo stiamo già lavorando da tempo: chiedo a tutti di riflettere sul fatto che dobbiamo recuperare uno scarto lungo almeno un decennio fra quello che andava fatto e quello che non è stato: non si fa in poche settimane”.
Da un primo report, dal 24 agosto ad oggi, la Provincia ha già speso, solo per lavori di somma urgenza che sono ben altra cosa dai danni subiti da un’opera, circa 2 milioni e 700 mila euro, intervenendo nelle scuole, sulle strade e sui ponti.