Manifestazione nazionale indetta da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, il 19 maggio in Piazza del Popolo a Roma
ABRUZZO – “A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati” è lo slogan della manifestazione nazionale indetta da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, il 19 maggio in Piazza del Popolo a Roma.
Una mobilitazione unitaria per chiedere al Governo e Parlamento il rispetto di quei diritti che fino ad ora sono stati negati: difesa delle pensioni di reversibilità; tutela del potere d’acquisto delle pensioni; recupero del danno prodotto dal blocco della rivalutazione; separazione tra previdenza e assistenza; uguali detrazioni fiscali per lavoratori dipendenti e pensionati; estensione degli 80 euro alle pensioni più basse; modifica delle legge Fornero per facilitare la flessibilità in uscita e permettere l’entrata dei giovani nel mondo del lavoro; maggiori risorse per l’invecchiamento della popolazione e una legge quadro per la non autosufficienza.
Le tre organizzazioni sindacali scenderanno in piazza per difendere i pensionati i quali, da anni ormai, sono diventati il bersaglio di una politica che specula sulla loro pelle solo per fare cassa, e per sostenere i giovani che hanno bisogno di un futuro dignitoso.
“La manifestazione – hanno chiarito i tre Segretari delle Federazione dei Pensionati di CGIL, CISL e UIL Abruzzo – è l’apertura formale di una vertenza per le pensioni e per i giovani, perché oggi sono la fascia più debole e i più vessata del Paese”.
“Il Governo deve riaprire il tavolo di confronto – spiegano Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Abruzzo – per trovare le soluzioni più adeguate. Bisogna mettere fine, una volta per tutte, ad una situazione di perenne difficoltà nella quale i nostri pensionati sono costretti a vivere. Tutto ciò anche a danno dei nostri giovani che non riescono a costruirsi un futuro. La riforma Monti-Fornero, presenta aspetti di eccessiva rigidità ed iniquità, abbiamo bisogno di ripristinare meccanismi di flessibilità per costruire un percorso per garantire pensioni dignitose per i giovani e per i lavoratori precari e discontinui”.
Il Governo, su questi temi così delicati, non ha voluto avviare nessuna discussione ma ha attaccato le pensioni di reversibilità, manifestando l’intenzione di scaricare il costo di qualunque modifica al sistema direttamente sulle spalle dei pensionati e dei lavoratori.
“E’ per questo – concludono i Segretari delle tre organizzazioni – che il 19 maggio saremo tutti insieme a Piazza del Popolo per far sentire la nostra voce e pretendere che il governo ci dia ascolto”.