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Testa commenta la proposta di fusione con Province di Teramo e Chieti

da Redazione

PESCARA – Il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa appoggia la proposta, lanciata ieri , di accorpare le attuali Province di Pescara, Chieti e Teramo, dando vita alla Provincia Appennino – Adriatica (o Adriatico – Appenninica) ma nello stesso tempo lancia anche un’altra richiesta, più volte avanzata nei mesi scorsi.

“Condivido l’obiettivo della riduzione della spesa per ciò che riguarda le Province, dice Testa, ma mi aspetto anche che si apra al più presto una discussione sulle funzioni di questi enti e i servizi che devono erogare. Chiedo poi che si proceda alla soppressione di tutti quegli enti che svolgono funzioni sovracomunali perché un intervento del genere produrrebbe un risparmio 22 volte superiore alla
soppressione delle Province”. Testa evidenzia poi di essere contrario “alla elezione indiretta degli organi delle Province, perché un’esperienza del genere è stata già tentata con le Comunità montane e le conseguenze sono state negative”.

Diverse le ragioni che spingono Testa a condividere l’idea della Provincia Appennino – Adriatica: “Parliamo – ha detto – di territori omogenei, con una certa densità abitativa e una capacità di attrazione socio-economica. Nessuna fuga in avanti, con questa proposta che anzi va discussa con i presidenti delle altre Province”.

In Abruzzo, aggiunge riflettendo sulla realtà locale, non si può ignorare un elemento fondamentale rappresentato dal fatto che “Pescara è capoluogo economico dell’intera regione”.

Testa pone come tema centrale anche il futuro dei dipendenti provinciali: “Oggi non sanno quale destino li attende e questa incertezza, commenta, potrebbe creare problemi nella pubblica amministrazione durante la fase di transizione”. Da adesso, conclude il presidente, “i parlamentari avranno un ruolo di primo piano affinché venga lasciata ampia discrezionalità alle Regioni per circoscrivere i confini delle nuove Province italiane e abruzzesi”.

 

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