PESCARA – Obiettivo minimo portato a casa nella sfida dell’Adriatico. Successo di misura che porta la firma di Maniero nel primo tempo e che permette ai ragazzi di Marino di passare al 3° turno eliminatorio dove affronteranno il Torino, nella sfida secca in trasferta il 17 agosto. Meglio nel primo tempo gli 11 biancoazzurri che hanno mostrato, nonostante numerose assenze, di giocare un buon calcio creando diverse palle gol per poter raddoppiare. Nella ripresa ritmi più blandi e meno continuità nella manovra unita ad un pizzico di nervosismo in campo che è costato il rosso a Rizzo a metà tempo. Nel finale clamorosa palla gol del pareggio fallita dagli ospiti e pubblico che può tirare un sospiro di sollievo.
COSÍ IN CAMPO – Marino dà spazio ad alcune seconde linee, come Bocchetti in difesa, Brugman a centrocampo e Maniero in avanti. Entrambe le squadre in campo con il 4-3-3. Biancoazzurri con Balzano e Rossi esterni e con Bocchetti-Schiavi coppia centrale; a centrocampo confermato Rizzo centrale con Bjarnason e Brugman esterni; in avanti con Maniero centrale troviamo a sinistra Ragusa e a destra Di Francesco. La risposta dei ragazzi di Parlato è con Niccolini-Dionisi coppia centrale con Chimento e Fornasier esterni; linea mediana con Casella, Mattelig e Nichele mentre in avanti il tridente Zanardo, Nastrai, Zubin.
DELFINO PUNGE MA NON CONCRETIZZA – I biancozzurri si rendono pericolosi in più circostanze senza tuttavia trovare la lucidità giusta sotto porta, il Pordenone si apprezza solo in un paio di occasioni su azione di rimessa. Al 22′ Bjarnason attacca centralmente e appena dentro l’area pesca Di Francesco che in diagonale non riesce a dare forza al pallone favorendo il recupero di Careri ; qualche istante dopo su palla tesa dalla sinistra di Rossi prima Di Francesco di testa svirgola quindi Rizzo di piatto calcia alto sul portiere in uscita. Al 24′ bel corridoio di Brugman per Di Francesco che entra in area, ma si fa neutralizzare il diagonale dal portiere e due minuti dopo contropiede con Ragusa in area si fa respingere il pallone di piede dal portiere. 33′ gran punizione a giro di Brugman quasi dal vertice sinistro dell’area di rigore ma il portiere neutralizza in tuffo. Contropiede ospite al 35′ con Zanardo che serve sulla destra in area Casella che in diagonale impegna a terra sul proprio palo Pelizzoli. Al 39′ bello spiovente in area della destra di Di Francesco per la testa di Maniero che colpisce un paio di metri a lato alla destra di Careri. Al 42′ piccola sbavatura della difesa del Pescara che regala in area una buona chance a Zanardo che si fa respingere la conclusione in angolo.
PESCARA (4-3-3): Pelizzoli; Rossi A., Bocchetti, Schiavi, Balzano.; Bjarnason, Brugman, Rizzo; Ragusa, Maniero (da 38′ st Vukusic), Di Francesco (dal 25′ st Nielsen). A disposizione: Falso, Agresta, Zauri, Marinaro, Karkalis, Cherubini, Di Sante. Allenatore: Pasquale Marino.
PORDENONE (4-3-3): Careri; Chimento, Niccolini, Dionisi, Fornasier (dal 1′ st Maccan); Casella (dal 22′ st Florean), Mattelig, Nichele; Zanardo, Nastri (dall’11’ st Migliorini), Zubin. A disposizione: Truant, Pramparo, Accetta, Novati, Ceolin, Minisini. Allenatore: Carmine Parlato.
Arbitro: Fabbri di Ravenna
Assistenti: Ciancaleoni di Foligno, Chiocchi di Foligno e Di Martino di Teramo
Reti: 14′ pt Maniero,
Ammoniti: Mattielig, Zanardo, Maniero, Rizzo, Migliorini, Vukusic
Espulso: Rizzo al 24′ st per doppia ammonizione
Recupero: 2 minuti nel primo tempo, 3 minuti nella ripresa.
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