ORTONA – A una settimana (salvo complicazioni) dal raduno della prima squadra, Alessio Tombesi esprime le sue opinioni e i suoi auspici. A partire dal roster allestito dal direttore tecnico Massimo Morena, secondo le indicazioni di mister Marzuoli:
«Quest’anno partiamo con una politica economica diversa dagli ultimi due anni, perché il problema Covid e un più generale periodo di difficoltà ci hanno spinti verso nuovi orizzonti, ma nonostante ciò penso che la nuova Tombesi sia una squadra competitiva e che possa recitare un ruolo da protagonista anche per la prossima stagione. Sono sinceramente molto contento del rientro nella nostra società di Massimo Morena, abbiamo subito pensato che il suo ritorno ci avrebbe aiutato non solo nella costruzione della squadra, ma soprattutto nella gestione dell’ambiente, perché conosce i principi e le pratiche che sono care a questa società. È una figura che cercavamo da tanto e penso di aver scelto la persona adatta, sia per esperienza che per professionalità. La Tombesi 2020/2021 è una squadra competitiva, che deve recitare un ruolo da protagonista, come ha sempre fatto anche negli anni precedenti e nonostante mille difficoltà, dovute agli infortuni, alla sfortuna e a qualche mercenario, che purtroppo nel nostro mondo non mancano mai. Quest’anno ci sono le basi per una buona ripartenza, con un mix di ragazzi giovani di belle speranze e giocatori di assoluta esperienza in A2. La Tombesi deve recitare un ruolo di prima fascia, senza porsi limiti, perché ne ha tutte le capacità. Il gruppo deve essere la forza di questa squadra».
La squadra sarà protagonista di un girone insolito, ma che comunque non ha scontentato la società.
«È probabilmente il girone di A2 più strano, con ben sei regioni coinvolte. In Puglia abbiamo dei bellissimi ricordi, perché lì conquistammo la nostra promozione in A2, e quindi ci torneremo volentieri. Ci saranno trasferte lunghe, vedi Prato e Pistoia, già affrontante due anni fa. Ci sono squadre attrezzate per il salto in A1 come il Manfredonia e il Cobà, qualche outsider come il Cus Molise e il Rutigliano, per il resto è un girone molto equilibrato, dove sarà difficile fare risultato in qualsiasi campo».
Purtroppo l’emergenza coronavirus non è ancora finita, e ciò genera preoccupazioni anche nel mondo del futsal.
«Abbiamo il problema dei nostri stranieri, quattro brasiliani e un croato, che non sappiamo quando potranno rientrare. Pensare di dover mettere in quarantena l’intera squadra significa cambiare il programma di preparazione e rimodulare l’inizio della stessa. A questo punto, penso che sia doveroso da parte della Divisione pensare a un rinvio dell’inizio del campionato. Inoltre faccio un appello affinché tutto questo non porti all’emarginazione di questi ragazzi e delle loro famiglie: non dimentichiamoci che si tratta di una pandemia mondiale, che ci ha colpiti, chi più chi meno, tutti».
Novità importanti anche nel settore giovanile.
«Negli ultimi anni abbiamo investito tanto nel settore giovanile, riuscendo a conquistare meritatamente la vetta del campionato Under 19 l’anno scorso. Abbiamo rinnovato la conduzione tecnica dell’Under 19 con l’arrivo di Daniele Di Vittorio, aprendo un nuovo ciclo che speriamo ci porti a conquistare nuovi traguardi. Il settore giovanile per la nostra società costituisce un valore aggiunto al quale crediamo molto, perché rappresenta il serbatoio di nuove leve da inserire in prima squadra. Quest’anno avremo tre ragazzi già inseriti in pieno organico in A2 quali Berardi, Iervolino e Francescano, e per noi è una grande soddisfazione».
A livello di società, che aspetto ha la Tombesi che si appresta alla nuova stagione?
«In questi dieci anni la Tombesi è cambiata tantissimo. Ci apprestiamo a svolgere il quinto campionato nazionale e il terzo in A2, lottando sempre in posizioni di vertice. Io penso che questa società meriti da parte della città di Ortona un’attenzione diversa e un coinvolgimento maggiore rispetto al passato. Mi sento di ringraziare i nostri tifosi del gruppo A MODO NOSTRO che ci seguono ovunque e che ci fanno sentire sempre il loro calore. Il futuro della Tombesi è quello di raggiungere l’Olimpo del futsal nazionale e regalare alla nostra città l’ennesimo miracolo sportivo di questa società».