Il 37enne di San Salvo si aggiunge al roster, come terzo portiere, e allo staff tecnico, affiancando mister Di Buono: “Arrivare in A2 è un sogno che diventa realtà. Ringrazio il presidente per questa occasione”
ORTONA – La Tombesi riempie forse l’ultima casella rimasta libera, regalando a mister Ricci un terzo portiere d’esperienza, fondamentale per il lavoro settimanale e in preparazione delle partite. Danilo Di Rienzo, classe 1981, ha giocato l’anno scorso in C1, assieme a Peppino di Risio, nelle fila del San Salvo, la squadra nella quale ha militato nelle ultime tre stagioni. Dopo una carriera vissuta in serie C tra Lanciano, Fossacesia, Vasto e, appunto, la natia San Salvo, Danilo si aggrega ad un’ambiziosa matricola di A2 con una doppia veste: terzo portiere, ma anche aiuto e primo collaboratore di Andrea Di Buono, primo passo verso la futura carriera di preparatore dei portieri. Una tappa dunque importante, che Danilo è pronto ad affrontare con grande entusiasmo:
“È un sogno che si realizza, dopo una vita in serie C, quello di potermi anche solo allenare con una squadra di A2. Sono tanti i ringraziamenti che devo fare. Innanzitutto ad Andrea Di Buono, con il quale avevo lavorato per due stagioni a Lanciano e sono rimasto sempre in contatto in questi anni: è stato lui, da amico, a propormi questa avventura Tombesi, permettendomi anche di affiancarlo come tecnico e di cominciare a imparare un ruolo che aspiro a ricoprire nel mio prossimo futuro. Ringrazio ovviamente il presidente, Alessio Tombesi, per avermi dato questa opportunità e anche per il calore e l’entusiasmo con il quale mi ha accolto, facendomi subito sentire parte della famiglia e riservandomi un trattamento degno di giocatori di ben altra caratura.
Ringrazio inoltre la mia ormai ex squadra, il San Salvo, che tre anni fa mi prese con sé dopo due anni di inattività, permettendomi così di rilanciarmi come portiere: senza di loro, oggi non sarei alla Tombesi. La squadra che è stata costuita mi sembra di ottimo livello, potremo giocare un grande campionato. Io, dal mio punto di vista, darò il massimo nel mio ruolo. Uno dei motivi che mi hanno spinto maggiormente verso Ortona è stata la possibilità di lavorare, assieme ad Andrea Di Buono, con due tra i migliori giovani portieri dell’attuale panorama nazionale, non solo regionale. Francesco Mambella e Davide Berardi sono ancora molto giovani, e anche se hanno già giocato entrambi a livelli molto più alti di quelli ai quali ho giocato io, e pur avendo potenzialità esponenzialmente superiori a quelle che avevo io alla loro età, credo con la mia esperienza di poterli aiutare a crescere e a diventare sempre più forti. È una sfida nella sfida, e la affronterò con entusiasmo e tanta voglia di fare”.