«Risultati alla mano, non possiamo che essere soddisfatti per quanto fatto finora. In campionato abbiamo raccolto sei vittorie e un pareggio, ruolino di marcia non da poco per quella che rimane (e molti già se ne sono scordati) una neopromossa in A2. Sento e leggo spesso, nei commenti, di una Tombesi data come favorita per la vittoria finale, come una “corazzata” costruita per vincere, ma tra la teoria e la pratica c’è sempre una bella distanza, e se eravamo certi di aver costruito una squadra di vertice, dimostrare di esserlo effettivamente sul campo è tutta un’altra storia. Veniamo da una vittoria, quella di Grosseto, raccolta pur giocando male e forse non meritandola, mentre contro il Cefalù abbiamo giocato secondo me un’ottima partita, specie nel primo tempo, ma poi abbiamo pagato sia la nostra difficoltà a concretizzare quanto creiamo, sia l’espulsione di Zanella, che di certo ci ha penalizzato molto.
Restano i 19 punti, e resta anche il passaggio del turno in Coppa Italia, manifestazione alla quale puntiamo alla pari del campionato. Spiace aver dovuto lasciare molto presto la Coppa della Divisione, al secondo turno, ma siamo usciti a testa altissima contro la squadra campione d’Italia. Insomma, io e i miei collaboratori siamo molto contenti per quanto fatto finora, ma sappiamo che tanto della nostra stagione si deciderà a dicembre: le sfide contro Aniene, Ciampino e Lido di Ostia (e queste ultime le affronteremo sia in campionato che in coppa) ci diranno molto della nostra stagione e di quali obiettivi potremo effettivamente raggiungere. Siamo fiduciosi, ma allo stesso tempo consapevoli della difficoltà del nostro cammino».
Il presidente ha poi chiuso il suo discorso con una parentesi sul mercato, appena riaperto:
«Purtroppo alcuni giocatori del nostro roster ci hanno chiesto di essere ceduti, e per quanto la cosa ci dispiaccia e abbiamo fatto di tutto per convincerli a restare, non è comunque costume della Tombesi quello di tenere incatenati i giocatori che vogliono andar via. Siamo chiaramente già all’opera per sostituire i partenti con nuovi innesti, abbiamo anche alcune trattative in stato avanzato, ma una cosa è certa e deve essere chiara: la Tombesi non “comprerà” tanto per “comprare”, per far vedere che esistiamo o semplicemente per riempire una casella rimasta vuota. Se arriveranno nuovi giocatori, dovranno essere funzionali al progetto tecnico e garantirci un miglioramento, mostrandosi in grado di lottare con chi già c’è in una A2 di vertice».
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