Per due ore il pubblico ha riascoltato i brani classici del noto percussionista, senza dimenticare i pezzi più celebri che tante volte lo hanno visto calcare le scene con Pino Daniele. E proprio all’artista parteneopeo è stato dedicato l’evento di Chieti, visto che Esposito era in realtà lo special guest della Sciò Live Band, tributo ufficiale – appunto – a Pino Daniele.
Il concerto (preceduto dall’esibizione di Daniela Del Ponte e i Gianna Love, che hanno omaggiato la musica di Gianna Nannini) è stato una carrellata di successi, alcuni dei quali suonati dal gruppo con lo stesso Tony sul palco: “I say i sto ccà”, “A testa in giù”, “Chillo è nu buono guaglione”, “Putesse essere allero”, “Je sto vicino a te”, “Bella ‘mbriana” e “Yes I know my way”.
Come si vede, dunque, un repertorio incentrato soprattutto sugli esordi di Pino Daniele, tra la fine degli anni ’70 e la metà degli anni ’80.
Hanno trovato spazio in scaletta anche “A me me piace ‘o blues”, la delicata “Voglio ‘o mare”, l’intensa “Quando” (introdotta dal famoso video in cui si vede Pino che fa ascoltare la canzone a Massimo Troisi per la prima volta) e “Na tazzulella ‘e cafè”. Dopo un paio di reminiscenze degli anni ’90 come “Resta… Resta cu’ mmè” e “O’ scarrafone”, arriva “Quanno chiove”. É poi il turno di un medley delle più famose hits di Tony Esposito, tra cui spiccano “Kalimba de luna”, “Papa chico”, “Sinuè” e “Simba de ammon”, che hanno sicuramente segnato un’epoca.
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