FORMAZIONI CON SORPRESA – Alla lettura delle formazioni non si può trattenere lo stupore. Lerda lascia in panchina Bianchi e lancia l’inedita coppia Sgrigna-Antenucci. Per il resto la formazione è quella annunciata alla vigilia. Davanti a Rubinho, D’Ambrosio, Rivalta, Ogbonna e Garofalo compongono il solito quartetto difensivo, mentre a centrocampo Pagano e Lazarevic vengono piazzati sulle corsie esterne con De Vezze e De Feudis a fungere da cerniera di centrocampo. Nessuna sorpresa invece tra le fila abruzzesi. Di Francesco infatti presenta la formazione annunciata con Pinna tra i pali, Zanon-Olivi-Diamoutene-Capuano in difesa, Gessa-Cascione-Tognozzi-Petterini a centrocampo e la coppia Giacomelli-Sandovini in avanti.
BIANCHI NERO – Il vantaggio galvanizza i granata. Al 58′ Sgrigna scambia in velocità il pallone con D’Ambrosio che lo rimette a centroarea per l’ex vicentino, anticipato da Zanon in corner. Al 67′ Lerda inserisce Bianchi per Pagano. Il capitano ci mette nove minuti per apporre la sua firma sul match. Antenucci parte in contropiede e serve Lazarevic che mette al centro per Bianchi, che a sua volta fulmina Pinna. L’esultanza del numero nove, rivolta contro Lerda per l’esclusione dall’11 iniziale, dice tutto del momento non certo felice vissuto dai granata. Due gol di vantaggio infatti non sono sufficienti per permettere al Torino di portare a casa comodamente il risultato.
BRIVIDI FINALI – Al minuto 84 infatti, Nicco (entrato per Tognozzi) coglie la traversa. Cinque minuti dopo Sandovini si fa parare un rigore da Rubinho commesso per un fallo di mano in area di Rivalta.
Un minuto dopo il Torino sfiora il 4-1 con il neoentrato Pellicori che non arriva per un soffio su un tirocross di Bianchi.
LERDA VINCENTE, MA PREOCCUPATO – La vittoria dei granata salva la panchina di Reja, ma non risolve i problemi dei torinese. L’esultanza polemica di Bianchi al momento del gol dice che l’ambiente del Torino è una polveriera in procinto di saltare in aria. La vittoria è arrivata più per errori del Pescara in fase difensiva che per una reale supremazia degli uomini di Lerda. Per il Pescara invece si tratta di una sconfitta che fa rabbia: con una maggiore attenzione in fase difensiva gli abruzzesi sarebbero potuti uscire dal comunale con un risultato diverso. Martedì nel recupero di campionato contro l’Empoli in casa ci potrà essere il pronto riscatto.
TABELLINO:
TORINO (4-4-2): Rubinho, D’Ambrosio (76′ Cavanda), Rivalta, Ogbonna, Garofalo; Lazarevic, De Vezze, De Feudis, Pagano (67′ Bianchi); Antenucci (90′ Pellicori), Sgrigna. A disposizione: Bassi, Di Cesare, Budel, Obodo. Allenatore Franco Lerda.
PESCARA (4-4-1-1): Pinna; Zanon, Olivi, Diamoutene, Capuano M.; Gessa, Tognozzi (63′ Nicco), Cascione, Petterini (79′ Stoian); Giacomelli (56′ Maniero); Sansovini. A disposizione: Bartoletti, Sembroni, Del Prete, Bucchi. Allenatore Eusebio Di Francesco.
ARBITRO: Davide Massa di Imperia (assistenti: Marrazzo-Melloni; quarto uomo: Santonocito).
RETI: 12′ Diamoutene (P), 33′ De Vezze (T), 48′ Antenucci (T), 76′ Bianchi (T). AMMONITI: 28′ Tognozzi (P), 43′ Ogbonna (T), 68′ Capuano M. (P), 73′ Zanon (P).
NOTE: all’88’ Rubinho para un calcio di rigore a Sansovini.
[Foto di Massimo Mucciante per gentile concessione]
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