A Bussi la Fiera della Domenica: un luogo dove essere protagonisti per l’ambiente

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Mercatini e dibattiti sulla crisi ambientale caratterizzeranno l’evento itinerante  previsto per domenica 17 novembre prossimo:un’occasione di condivisione e compartecipazione all’insegna della sostenibilità ambientale,che sfida anche il maltempo

BUSSI SUL TIRINO (PE) – Domenica 17 novembre 2013 presso la sala consiliare del Comune di Bussi sul Tirino , si terra la 10° edizione della Fiera della Domenica, evento itinerante in Abruzzo, che  aprirà alle ore 10 con il mercatino dei bioproduttori e rappresentanti del piccolo artigianato locale. Nell’arco della mattinata sarà proiettato il documentario “HOME – la nostra terra”,sarà possibile  la condivisione di saperi e conoscenze e il baratto;si svolgeranno  i laboratori  per la realizzazione  di saponi e cesti in vimini, la lavorazione di lane al telaio, la lavorazione del legno e della pietra. Per il pranzo sarà possibile degustare ottimo cibo biologico e a km 0.Si parlerà della situazione drammatica che riguarda non solo Bussi, ma tutta la Val Pescara, dal punto di vista ambientale, sanitario, occupazionale e sociale, durante un  dibattito aperto,dal titolo“Bussi: la tempesta perfetta”, a partire dalle ore 15.00.Il tema principale di questa edizione è la salvaguardia del territorio dagli innumerevoli progetti devastanti che lo hanno interessato e che lo minacciano attualmente. In particolare si parlerà di Bussi e della sua storia industriale chimica fino all’odierno stabilimeto della Solvay – del ricatto lavoro/salute che ha storicamente caratterizzato lo “sviluppo” di questo territorio … e della necessità di ripensare quale futuro sostenibile sia possibile in questo territorio … confrontandoci con la popolazione di Bussi e non solo.Vi prenderanno parte  come relatori Marcello Benegiamo (storico dell’Archivio di Stato,docente UD’A), Salvatore Lagatta (sindaco del Comune di Bussi), Giovanni Damiani (professore associato all’Università della Tuscia), Federica Piccoli (Fondazione Mario Negri Sud), Edwige Ricci (associazione Bussiciriguarda), Francesco Rizzo (delegato USB presso l’ILVA di Taranto).

Gli organizzatori rendono noto che nonostante si preveda maltempo per domenica  la manifestazione si terrà ugualmente in quanto agli espositori saranno messi a disposizione  spazi al coperto.

L’ esperienza  della Fiera della Domenica nasce dalle ceneri delle decine di comitati di cittadini nati lungo tutta la Val Pescara e dal tentativo di metterli in rete al fine di formulare  una serie di richieste , da “imporre” agli enti locali (provincia e Regione).Alcuni dei promotori della Fiera provengono dal Comitato ProAmbiente di Rosciano contro il progetto del biodigestore anaerobico della Deco, dal Comitato No Biomasse a Vallemare  contro la centrale a Biomasse di Vallemare (Sambuceto), dal comitato Aria Nostra contro la trasformazione del cementificio di Scafa in inceneritore ecc.
Cos’è la Fiera della Domenica per i promotori:
Possiamo definire l’evento “Fiera della Domenica” come momento di elaborazione da parte di un gruppo di giovani, adulti, persone di diversa età accomunati da esigenze e valori comuni quali, la necessità nel nostro tempo più che mai, di un consumo critico e sostenibile, la volontà di valorizzare il territorio dal quale proveniamo, sia dal punto di vista economico che culturale, promuovere le nuove tecnologie da impiegare nello sviluppo sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e di chi ci circonda.Abbiamo pensato alla fiera come a un’occasione di condivisione di questi intenti, attraverso lo scambio di idee, competenze e momenti reali di compartecipazione.La Fiera infatti vuole essere un laboratorio di democrazia partecipata, un luogo fisico itinerante ma anche e soprattutto un evento in cui far confluire idee, abilità pratiche, condivisione di principi e di aspettative e soprattutto di concrete capacità di realizzazione.Un luogo dove incontrarsi per uscire dalla passività del cittadino che subisce le trasformazioni sul territorio e che poi paga in termini di salute e di compromessa salubrità degli ambienti di vita.Per chi vuole avere un’alternativa e scoprirla possibile, la fiera è un momento di condivisione e compartecipazione allo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di un’etica di scambio di abilità e saperi, in cui il valore è riposto nel materiale umano, piuttosto che in termini di PIL. Un momento di discussione sull’agire quotidiano e su quelle dinamiche imposteci dall’alto, che compromettono gli equilibri dei sistemi naturali del territorio e che contribuiscono alla deturpazione del paesaggio e alla menomazione della “skyline”.>La fiera è pensata da persone che non vogliono più limitarsi a costituire un comitato che attende i cambiamenti solo in virtù di una protesta sottoscritta sotto forma di petizione o manifestata con striscioni, ma una comunità che si incontra periodicamente, svolgendo pratiche coerentemente connesse con la prevenzione e la cura del territorio, che ogni giorno cerca di fare delle scelte etiche e sostenibili non solo nei riguardi dell’interesse privato, ma della collettività e dell’ambiente.Persone che seminano un futuro migliore, anche per quelli a venire, che si informano e si formano incontrando esperti in materia, partecipando ai laboratori dove riaccostarsi alla dimensione dell”Homo faber “, riconquistando così un ruolo più dignitoso rispetto all’uomo mero consumatore passivo contemporaneo. Il tutto all’insegna della convivialità e del piacere … non a caso ci sono gruppi di giovani emergenti che fanno musica, teatro, laboratori ecc…La fiera è autofinanziata e non è a scopo di lucro, perciò i contributi richiesti nelle diverse attività o laboratori sono destinati alla realizzazione dell’evento stesso, affinché possa accadere!
Pubblicato da
Donatella Di Biase

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