Torna a San Martino l’antico rito: “I Santi Sposi”

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La rievocazione del rito dello “Sposalizio di San Giuseppe e della Madonna”, che si tiene da secoli, riproposta  domenica 27 gennaio 2013

SAN MARTINO SULLA MARRUCINA (CH) – Sulle colline teatine sorge un suggestivo e antico borgo San Martino sulla Marrucina in cui continuano a vivere  negli anni tradizioni particolari ed  uniche nel loro genere, legate al culto di San Giuseppe, patrono del paese.

Ogni anno a gennaio si svolge una festa che  apre le ricorrenze religiose annuali e propone una vera a propria ricostruzione simbolica di un  matrimonio speciale : viene rievocato infatti  quello della Beata Vergine Maria  e di San Giuseppe.Il giorno de “I Santi Sposi” è festeggiato a San Martino sulla Marrucina almeno da tre secoli, come testimonia un affresco del XVIII secolo collocato nella Chiesa di San Cristinziano e che ritrae la scena del matrimonio tra il Patrono martinese e la Vergine Maria, ispirandosi a temi della scuola di Raffaello. La tradizione potrebbe anche essersi originata grazie ad un matrimonio tra due personaggi importanti della cittadina che decisero di istituire in quel periodo la Cappella di San Giuseppe (risalente al XVII secolo).

La festa ,che secondo  la  tradizione popolare porta   fortuna e prosperità a tutte le coppie di futuri sposi, si tiene al mattino nella Chiesa di S. Cristinziano dove ha luogo la funzione religiosa, accompagnata da stupendi canti, e  impostata come la celebrazione di un vero matrimonio in cui le statue della Beata Vergine e di San Giuseppe occupano il posto d’onore.

Durante la celebrazione è possibile, per le coppie  sposate che si sono prenotate, rinnovare i voti di matrimonio e benedire gli anelli nuziali. Al termine della messa , lungo le  vie del borgo addobbate per l’occasione a festa, si svolge  una solenne processione  con  la statua di San Giuseppe e della Vergine in segno simbolico di benedizione e con accompagnamento musicale.

É tradizione che la statua della Madonna sia portata dalle donne mentre quella di San Giuseppe dagli uomini del paese. Nel momento in cui le due statue escono dalla chiesa, proprio come si fa nei normali matrimoni cittadini, vengono lanciati su di loro fiori e confetti. Il corteo “matrimoniale” è aperto dai membri dell’antica Congregazione martinese di San Giuseppe, custodi dei riti del santo, dalla caratteristica tunica color bianco con cordone oro e la mantellina di color celeste.

Subito dietro le statue seguono le coppie di sposi e la processione dei fedeli. Quando le statue tornano alla chiesa e vengono ricollocate davanti all’altare come in un vero matrimonio vengono distribuiti ai fedeli confetti benedetti beneauguranti per chi li riceve e soprattutto per le giovani coppie che si sposeranno entro l’anno, confezionati in ciuffetti di tulle da membri della Congrega di San Giuseppe e dai loro familiari.

“Quest’anno la cerimonia sarà posticipata a domenica 27 gennaio alle ore 11.00, per venire incontro alle esigenze dei fedeli e dei visitatori che accorrono da fuori cittadina – fa sapere il Sindaco Luciano Giammarino – mentre il 23 si terrà una celebrazione riservata ai soli alunni delle scuole primarie del Direzione Didattica di Guardiagrele, ai quali verrà illustrata la tradizione e il significato della cerimonia.

Questo evento, unico nel suo genere, è parte integrante dell’eredità storica di questa cittadina e per questo vogliamo farla conoscere alle nuove generazioni affinché si approprino delle loro radici e ne custodiscano la memoria”.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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