Sabato 1 maggio dalle ore 9.30 alle 14.00 con l’agribag a km0 in cui saranno disponibili fave fresche, pane, olio, salumi, mozzarelle, ciliegine, fiadoni, pizza scima e bocconotti, oltre ad una bottiglia di vino Doc
PESCARA – Torna, dopo lo stop di un anno per l’emergenza Covid, il picnic all’aria aperta nel weekend del primo maggio con l’iniziativa della Coldiretti nel mercato di Campagna Amica di Pescara, in via Paolucci (di fronte al ponte del mare), dove verranno offerti consigli per riempire al meglio il tradizionale cestino nel rispetto della tradizione, garantirsi prodotti freschi e di qualità, preparare gustose merende contadine, scegliere la giusta carne per grigliate in sicurezza e comportarsi in
L’appuntamento per chi vuole organizzare scampagnate e pranzi al sacco per il weekend della Festa dei Lavoratori è domani sabato 1 maggio dalle ore 9.30 alle 14.00 con l’agribag a km0 in cui saranno disponibili fave fresche, pane, olio, salumi, mozzarelle, ciliegine, fiadoni, pizza scima e bocconotti, oltre ad una bottiglia di vino Doc.
“Un modo di rispettare la tradizione privilegiando il prodotto locale e genuino – dice Coldiretti Abruzzo – i nostri produttori saranno disponibili, nel rispetto delle norme anticovid, per riempire i cestini anche in modo diverso per garantire un pranzo prêt-à-porter”.
Con gli agricoltori e gli allevatori della Coldiretti sarà possibile tra l’altro imparare a riconoscere la fava fresca, scegliere giusti abbinamenti per formaggi e salumi ma anche scoprire i segreti della grigliata contadina e apprendere come cucinare pratici piatti da picnic o preparare merende rustiche con l’aiuto degli agrichef.
Intanto è corsa alle prenotazioni per il weekend della festa dei lavoratori negli agriturismi abruzzesi con attività di ristorazione dove è possibile il servizio al tavolo all’aperto ma vengono preparati i cestini per le agriscampagnate da consegnare anche a domicilio e con la possibilità di asporto.
“La riapertura del weekend è molto attesa dopo che le chiusure a singhiozzo dall’inizio della pandemia hanno tagliato i redditi degli operatori agrituristici con perdite di fatturato altissime – dice Coldiretti – La cucina è l’attività più apprezzata nelle aziende che conservano ricette della campagna tramandate da generazioni ma sono sempre più diffusi programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking e non mancano attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici. Se la disponibilità di tavoli all’aperto non è un problema per gli agriturismi che dispongono di ampi spazi nel verde, a preoccupare è invece il limite fissato per il coprifuoco alle 22 poiché – rileva la Coldiretti – gli agriturismi sono situati nelle aree rurali e ci vuole tempo per raggiungerli dalle città. Un sacrificio però che – conclude la Coldiretti – in molti sembrano disposti ad affrontare anticipando l’uscita per garantirsi una cena nel rispetto della tradizione lontano dagli affollamenti dei locali in città”.