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Torna “Scrittura e Immagine Chieti Film Festival”

da Redazione

La 22esima edizione prenderà il via lunedì 26 novembre prossimo

CHIETI – Dal 26 al 30 novembre   2012 si svolgerà presso il  Teatro Supercinema, a Chieti, la 22esima edizione di  “Scrittura e Immagine Chieti Film Festival “ ,evento organizzato della Fondazione Tiboni con il supporto della Carichieti, del Comune e della Provincia. Edoardo Tiboni, presidente della Fondazione Tiboni ha sottolineato l’importanza dell’appuntamento per la città di Chieti:

“Anche ques’anno, come nelle passate edizioni, la manifestazione si presenta molto interessante e ricca di spunti, anche se sarà un po’ più stringata rispetto al solito, con conseguenti giornate ricche di appuntamenti. Come si può facilmente evincere dal nome stesso, lo “Scrittura e Immagini Chieti Film Festival” vuole occuparsi in maniera approfondita del rapporto tra il mondo della scrittura e quello del cinema, analizzando in particolare le pellicole tratte da opere letterarie più o meno celebri. Mi preme inoltre sottolineare la grande importanza che il Festival dovrebbe avere per quanto concerne la valorizzazione, o la rivalorizzazione, di Chieti ed in particolare del suo centro storico, soprattutto se si considera come si assiste sempre più, da alcuni anni a questa parte, allo spostamento delle sale cinematografiche alla periferia delle città. Sarebbe bello ripetere più spesso un’iniziativa del genere, per contribuire alla vivacità culturale della città. Ne abbiamo parlato con le amministrazioni e, compatibilmente con le loro esigenze, non escludiamo che possano venirci incontro”.

Si preannuncia una settimana ricca di eventi da non perdere, tra incontri rivolti agli studenti la mattina con scrittori e registi e appuntamenti pomeridiani con il grande cinema. Tante le proposte e per tutti i gusti, con particolare attenzione ai film tratti da opere letterarie, ma anche omaggi musicali per i 50 anni dei Beatles e dei Rolling Stones  (12 euro l’abbonamento, 4 euro l’ingresso giornaliero).

La programmazione di lunedì prevede la mattina l’incontro degli studenti delle scuole di Chieti con il regista Giuseppe Piccioni che ha realizzato “Il rosso e il blu” tratto dal romanzo di Marco Lodoli che verrà poi proiettato alle ore 17,30: Giuliana è la preside scrupolosa di un liceo, dove arriva sempre per prima, predisponendo e perfezionando aule e servizi. Fiorito è un professore di storia dell’arte che ha perso il gusto della bellezza e dell’insegnamento. Prezioso è il giovane supplente di lettere che vorrebbe salvare il mondo e interessare i suoi alunni a colpi di poesia. Operativi dentro una scuola alla periferia di Roma, Giuliana, Fiorito e Prezioso sono costretti da variabili di pochi anni e tanti brufoli a rivedere posizioni e convinzioni. Perché davvero non si smette mai di imparare. Il cinema di Giuseppe Piccioni incontra spesso destini e vite. In quell’incrocio di traiettorie inattese e nell’attrito che si produce, il regista comincia a scavare, frugando nel disagio ed esponendo la bellezza e la fatica di vivere. Una lavanderia, un’auto, un set, una piscina, sono i luoghi dove i suoi personaggi, sempre un po’ fuori dal mondo, si tormentano mai appagati e mai riconciliati. Confermando doti e propensione preziose del suo autore, Il rosso e il blu questa volta abita la scuola, un universo immobile e immutabile, punteggiato da eterne figure umane e istituzionali.

Alle ore 20,00 è la volta di “On the Road” di Walter Salles tratto dal romanzo cult di Jack Kerouac: Stati Uniti. Seconda metà degli Anni Quaranta. Sal Paradise, dopo la morte di suo padre, incontra Dean Moriarty che un padre ce l’ha vivente anche se non sa dove. Sal è un newyorkese appassionato di letteratura e con aspirazioni da scrittore. Dean è giovane, bello e sposato con la disinibita e seducente Marylou che tradisce con la più ‘borghese’ Camille. I due uomini divengono subito amici comprendendo di condividere lo stesso desiderio di una vita liberata da vincoli e regole. La strada diventa così la casa che ‘abitano’ con Marylou. Hanno inizio innumerevoli peregrinazioni lungo le vie degli States e del Messico alla ricerca di un modo nuovo di vivere oltre che di se stessi. “On the Road” di Jack Kerouac è un libro che ha segnato un’intera generazione non solo sul piano letterario ma anche su quello di una ricerca di modalità di vita alternative. L’on the road è anche in fondo un genere cinematografico nel quale il viaggio diviene metafora di un movimento interiore che conduce a cambiamenti profondi.

Alle ore 22,30 infine “Killer Joe” di William Friedkin: Killer Joe è il poliziotto con l’hobby dell’omicidio a pagamento, assoldato da una famiglia di redneck del Texas per uccidere l’ex moglie ed ex-mamma, da tempo scappata con un altro uomo. Hanno scoperto che la sua morte frutterà 50.000 dollari di assicurazione, soldi con i quali verrà pagato il killer e la famiglia si tirerà fuori da diversi guai. Ma non è mai così semplice uccidere ed incassare e Joe non è il tipo che ammette ritardi o intoppi nel suo lavoro. Dopo aver firmato almeno una pietra miliare per ogni decennio di attività, William Friedkin arriva alle porte del secondo decennio del nuovo millennio con un film in pieno stile pulp, che lui (e non solo) sembra considerare l’aggiornamento del noir. Prendendo le mosse dall’omonima opera teatrale di Tracy Letts (riscritta per lo schermo da lei stessa), Killer Joe si assesta dalle parti dello stile tarantiniano, per quanto riguarda l’appeal, l’umorismo e la spiazzante stravaganza dei personaggi, e a quello dei fratelli Coen sul versante dei risvolti di trama e di una più generale visione nichilista del mondo.

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