Lo stesso si appostava sotto casa ovvero nei pressi del luogo di lavoro, pedinandola in auto in svariate occasioni e costringendola a fermarsi per parlarle o suonando insistentemente all’abitazione della donna. Questo stato di cose era diventato per la donna un vero e proprio incubo tanto che non riuscendo a liberarsene si era vista costretta a rivolgersi ai Carabinieri di Tortoreto che hanno raccolto la denuncia della donna rimettendo una dettagliata informativa al Tribunale di Teramo, il cui GIP – Dott. Roberto Veneziano – accogliendo le richieste formulate dal P.M. ha emesso il provvedimento di applicazione della misura cautelare.
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