Il Piano, passato all’istruttoria del settore urbanistico dell’ente, prevede un investimento privato di 35 milioni di euro e di 8 milioni di opere pubbliche di urbanizzazione. Il Piano, ora, dovrà tornare in Consiglio comunale e poi essere inviato all’Ufficio speciale della ricostruzione dei Comuni del cratere per l’approvazione definitivo.
Il Piano di Ricostruzione ha individuato tre Ambiti (“A”, “B”, “C”) all’interno dei quali le perimetrazioni hanno interessato i centri di: Case di Renzo (A2), Castelmaidetto (A3) e Paduli (A4); Tossicia Capoluogo (B1), Flamignano (B2) e Tozzanella (B3); Azzinano e Morelli (C1), Aquilano (C2). Il vigente Piano di Recupero fa riferimento ad uno stato dei luoghi e a tipologie di intervento completamente diverse da quelle derivanti dalla ricognizione dei danni causati dal sisma, per cui si è resa necessaria una variante delle norme comunali vigenti che si sostanzia nella perimetrazione delle aree interessate dal Piano di Ricostruzione, nel mutamento di destinazione d’uso del suolo, nell’individuazione degli immobili interessati da esproprio per pubblica utilità e nella definizione di norme specifiche per l’attuazione degli interventi.
– velocizzare e sostenere il rientro e/o l’introduzione di funzioni legate al sostegno dell’economia urbana;
– consentire l’immediato intervento di recupero per gli edifici isolati e/o interclusi che non facciano parte di un tessuto articolato in più unità edilizie;
– permettere che le priorità nell’avvio del processo di recupero rappresentino un “volano” economico, funzionale e sociale come premessa per lo sviluppo delle altre parti del centro e dell’intero territorio.
La proposta progettuale intende ricostituire recuperando e valorizzando gli apparati storici con le vie, gli slarghi, le piazze e il tessuto edilizio.
L’approvazione definitiva del Piano di Ricostruzione permette di regolamentare le trasformazioni attraverso norme e prescrizioni articolate in due parti. Una parte denominata “Disposizioni di Attuazione Generali” ad integrazione delle Norme Tecniche vigenti ed una seconda parte riguardante norme specifiche costituita da “Schede Interventi” studiate per l’intervento su ciascun Aggregato Edilizio e ciascun singolo edificio. Esse hanno valore prescrittivo e forniscono indicazioni irrinunciabili per la redazione dei progetti di recupero e miglioramento strutturale degli aggregati.
La suddivisione in “Ambiti” presuppone anche azioni sulle infrastrutture ed sui servizi che consistono nella sistemazione delle infrastrutture stradali comprese le pavimentazioni di valore storico e gli elementi di arredo urbano; nella esecuzione e nella riattivazione della rete dei sottoservizi definitiva; nell’esecuzione dei lavori di ripristino degli edifici isolati e/o interclusi, qualunque sia il grado di danno riscontrato.
Nei 9 centri interessati (capoluogo più otto frazioni), gli interventi che riguardano gli aggregati assommano a 58, quelli che riguardano edifici singoli a 30 mentre gli interventi pubblici sono 3.
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