Febbo spiega le motivazioni dell’astensione dei consiglieri del suo gruppo
L’AQUILA – Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Mauro Febbo ,a margine dei lavori del Consiglio regionale di ieri nel corso del quale è stato discusso il progetto di fusione delle Società di trasporto partecipate dalla Regione Abruzzo, rende noto che il gruppo di Forza Italia ha deciso di mantenere la stessa posizione assunta il 9 dicembre scorso e ,seppure condivide la ratio di un progetto che nasce con il precedente governo regionale, contesta la scelta della società in house e per questo i consiglieri hanno ritenuto opportuno astenersi.
“Premesso che la nostra opposizione, portata avanti anche durante le sedute delle Commissioni, mira all’interesse della Regione e della collettività – prosegue Febbo – siamo convinti che si tratta di un processo al quale bisogna arrivare ma con modalità differenti. Oggi è stato presentato un Progetto che proprio grazie a noi è tornato all’esame dell’Aula, costringendo la maggioranza a questo passaggio avendo presentato ben 750 emendamenti nella seduta del 9 dicembre. Inoltre all’esame del Consiglio è arrivata la terza stesura dello Statuto per il quale abbiamo ottenuto e preteso delle importanti modifiche, anche grazie alla collaborazione di alcuni colleghi della maggioranza”.
“Restano però delle evidenti criticità che dovevano essere superate: l’esclusione dei privati, il contratto di secondo livello con i dipendenti, il taglio ai trasferimenti sul Tpl. Oggi abbiamo solo 3 certezze: un contenzioso di ben 700.000 euro, un costo del Cda di gran lunga superiore al complessivo dei tre Cda fusi e l’aumento del costo del biglietti del 5%. Come Consigliere regionale, in virtù dell’art.30 del nostro Statuto, ho chiesto che ci venisse fornito il Piano industriale che a oggi non c’è. L’unico documento che la maggioranza ha portato in Aula – conclude Febbo – è un Piano strategico di 106 pagine di nulla assoluto”.