PESCARA – All’alba di ieri , gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Pescara, in collaborazione con i colleghi di Foggia e sotto il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, hanno dato esecuzione a cinque misure cautelari, traendo in arresto altrettante persone ritenute, a vario titolo, coinvolte in un florido traffico di sostanze stupefacenti, destinate ad essere smerciate sulla piazza di questa provincia.
Questi i nomi dei soggetti ristretti in carcere su disposizione del G.I.P. di Pescara, dr.ssa Maria Michela Di Fine:
MARTELLI Roberto, nato a Pescara il 23.10.1980, ivi residente;
DE SANCTIS Christian, nato a Pescara il 7.5.1990, residente a San Giovanni Teatino (CH);
SPINELLI Alessio, nato a Pescara il 17.4.78, ivi residente;
DI ROCCO Silvana, nata a San Benedetto del Tronto (AP) il 31.7.73, residente in Pescara;
D’APOTE Carmine, nato a Sannicandro Garganico il 16.7.66, residente a Pescara, domiciliato a Sannicandro Garganico;
L’indagine condotta dalla locale Procura della Repubblica (nella persona del Sost.Proc. dr. Gennaro Varone) ha mosso i primi passi all’inizio dell’anno scorso e ha riguardato complessivamente 11 persone.Grazie anche al supporto delle numerose intercettazioni telefoniche avviate è stato possibile sequestrare, tra eroina e cocaina, più di 1 Kg di sostanze proibite.
Nel corso delle indagini sono stati altresì tratti in arresto in flagranza di reato:
GRILLETTO Pietro, nato Nola il 28.10.43 e sua moglie DE GREGORIO Maria, nata a Roccasecca (FR) il 02.03.61, domiciliati a Lesina (FG), entrambi incensurati, sorpresi dagli uomini della Mobile di Pescara lo scorso 26 giugno lungo l’autostrada A14 mentre si accingevano a consegnare al MARTELLI, per conto del D’APOTE, un chilogrammo di eroina.
DI MARCO Marco Maurizio, nato a Pescara l’11.09.55 ed ivi residente, arrestato il 24 febbraio del 2011 dopo essersi rifornito dalla coppia SPINELLI Alessio – DI ROCCO Silvana di dieci grammi di eroina e venti di cocaina.
Le indagini hanno evidenziato il ruolo di spicco del MARTELLI Roberto nel traffico di sostanze stupefacenti interessante il territorio della provincia pescarese.
Il MARTELLI è altresì accusato di aver ceduto, unitamente a sua moglie G.D. classe ’83, diversi quantitativi di eroina e cocaina ad un loro conoscente, sulla cui posizione sono tuttora in corso approfondimenti.Il MARTELLI Roberto è risultato altresì in contatto con DE SANCTIS Christian, soggetto in grado di mettere a disposizione degli indagati sim card intestate a terzi ignari, poi utilizzate per le conversazioni “riservate”.
A tal proposito si rappresenta come le indagini, per la particolare cautela osservata dagli indagati, siano state particolarmente complesse.Del resto lo stesso MARTELLI, in una comunicazione intercettata dalla p.g. operante, dopo aver chiesto al DE SANCTIS di fornirgli quattro schede telefoniche, dileggiava gli investigatori dicendo all’amico “… così metto quattro schede, perchè siccome gli piace ascoltare li facciamo ascoltare meglio con quattro schede! Gli piace cacciare i soldi allo Stato … con quattro schede mi sentono di più …”Nonostante le accortezze adottate, il MARTELLI non riusciva ad evitare che gli investigatori ascoltassero la contrattazione con il D’APOTE, soggetto gravato da precedenti anche specifici, con il quale, parlando apparentemente di “cocomeri” (effettivamente il MARTELLI ha un negozio di frutta e verdura in questo centro), si accordava per l’acquisto di un chilogrammo di eroina.
La consegna, che doveva avvenire per mano degli “insospettabili” coniugi GRILLETTO – DI GREGORIO, non andava a buon fine grazie alla già richiamata operazione di polizia del 26 giugno scorso e all’arresto della coppia.Avendo perso il “carico”, MARTELLI, evidentemente preoccupato che gli investigatori potessero risalire a lui, sospettando che le sue conversazioni con il D’APOTE fossero state intercettate, metteva in scena una pantomima che, nelle sue intenzioni, avrebbe dovuto convincere gli investigatori che lui ed il D’APOTE proprio in cocomeri – ed in null’altro – erano soliti fare “affari” comuni.Così MARTELLI incaricava sua moglie di recarsi in Puglia e di acquistare lì alcuni cocomeri, in modo tale da accreditare, in caso di controllo della vettura da parte delle forze dell’ordine, la versione di un semplice commercio di frutta.
Peccato che, come da verifica effettivamente eseguita dai poliziotti, i cocomeri trasportati dalla donna fossero solo cinque (e non i “quintali” di cui si parlava nelle conversazioni intercettate in tempi non sospetti), numero veramente esiguo e certamente non idoneo a spiegare il perché della necessità di un acquisto a centinaia di chilometri di distanza, palesando viceversa lo sconclusionato tentativo di sottrarsi ad indagini fattesi a quel punto davvero stringenti.
Il DE SANCTIS è a sua volta gravemente indiziato di aver venduto e ceduto dosi di cocaina a due giovani del posto.
La coppia SPINELI Alessio – DI ROCCO Silvana, che ha utilizzato per i propri traffici illeciti utenze telefoniche fornite sempre dal DE SANCTIS, è accusata di aver ceduto dieci grammi di eroina e venti di cocaina al DI MARCO Marco Maurizio, arrestato in flagranza di reato dalla Squadra Mobile dopo essersi recato presso la loro abitazione.