«Sembra che il destino delle mura, per quanto prestigiose, conti di più della vita di un essere umano – prosegue il primo cittadino –. In questa tragedia quello su cui invece dovremmo riflettere è sulla inettitudine di una società del 21° secolo che non è ancora in grado di dare una speranza ai nostri giovani e di difendere quelli più fragili, ma non per questo meno meritevoli di attenzioni, come il ragazzo ucciso dalla droga. Il mio pensiero di cordoglio va alla famiglia di quel giovane perché possa essere forte di fronte a questa immensa tragedia. Oggi ancor più di ieri siamo convinti della bontà del progetto di rivalorizzazione e riqualificazione della struttura che stiamo portando avanti da mesi, coinvolgendo l’Accademia delle Belle Arti di Roma e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca. L’auspicio – conclude Maragno – è che Provincia e Regione convergano sulla nostra progettualità, fondata su una significativa sostenibilità economica, per rendere Stella Maris un centro di altissima specializzazione per le arti visive e nella progettazione di arti applicate per tutte le Accademie delle Belle Arti italiane, uno spazio di rinascita dell’arte, che da luogo di disperazione, possa diventare luogo rilancio dell’intero territorio.
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