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Trapani-Pescara 2-4: Delfino a valanga, buona la prima del nuovo anno

da Direttore

tifosi-del-Pescara

Biancazzurri travolgenti in attacco, prosegue il momento positivo

TRAPANI – Successo esterno del Delfino che nella ripresa travolge il Trapani grazie alle invenzioni dei suoi attaccanti. Due volte raggiunto nel primo tempo ed in avvio di ripresa, il Pescara riesce a far suo il match con uno-due terrificante. Impressionante la forza offensiva del Delfino nonostante la partenza di Maniero. Un punteggio che nel finale avrebbe potuto raggiungere un margine più ampio se non fosse intervenuto  un grande Marcone, determinante in almeno tre circostanze. Un 2015 partito nel migliore dei modi e che proietta decisamente la squadra di Baroni in zona playoff.

COSÍ IN CAMPO – Trapani senza Terlizzi (messo fuori rosa per esigenze societarie) e Gomis (impegnato con la nazionale) in campo con il 4-4-2. Difesa Lo Bue, Pagliarulo, Martinelli e Rizzato; a centrocampo Basso, Barillà, Zampa e Abate mentre in avanti Falco e Mancosu. La risposta del Pescara con il modulo speculare e diverse assenze da Milicevic a Lazzari, Grillo, Salomon, Pesoli e Vitturini. Davanti ad Aresti troviamo Zampano e Pucino esterni mentre Zuparic-Cosic sono i centrali, sulla linea mediana agiscono larghi Bjarnason e Politano mentre Memushaj e Selasi sono i centrali; in avanti con la partenza di Maniero, Baroni si affida a Melchiorri e Pasquato.

BASSO RISPONDE A PASQUATO – Partono bene i padroni di casa che hanno subito due buone chance. Al 7′ Barilla di sinistro dai 24 metri e Aresti è attento a distendersi sulla sua sinistra per deviare in angolo. All’11’ errore in disimpegno del Delfino al limite dell’area e Basso con il destro allarga troppo la mira con palla che si spegne a lato. Ma alla prima occasione i ragazzi di Baroni sono micidiali: invenzione di Pasquato che al 12′ controlla con la spalla un pallone solo spazzato di testa da un difensore di casa e al volo di sinistro conclude di potenza e precisione sotto l’incrocio dei pali. Qualche istante dopo lo stesso giocatore biancazzurro riceve un passaggio di Bjarnason dalla sinistra su velo di Melchiorri, ma questa volta la mira non è precisa e la palla sorvola la traversa

BRIVIDO ARESTI, PASQUATO CECCHINO PERFETTO – Al 14′ liscio di Aresti su un comodo retropassaggio che favorisce Mancosu in area, ma l’estremo difensore biancazzurro è bravo a rimediare sbarrandogli la strada. Al 18′ arriva il pari con il sinistro di Basso che dopo una conclusione in area  di Barillà, con la traversa a negargli il gol, arriva prima di tutti sul pallone, palla dal destro al sinistro e diagonale rasoterra ad incrociare che non lascia scampo ad Aresti. Al 22′ ancora Basso protagonista dal limite, ma la sua conclusione a giro si alza sopra la traversa. Al 34′ nuovo vantaggio del Pescara con una palla recuperata sulla trequarti di Memushaj che con il destro serve in area Pasquato che in diagonale fredda per la seconda volta Marcone.

MANCOSU-POLITANO, GOL D’AUTORE – Pronti e via ed un guizzo del bomber di casa, Mancosu, regala il nuovo pareggio: spunto sulla trequarti dell’attaccante in maglia amaranto e con il sinistro prima punta Zuparic, quindi conclude in area con un diagonale molto preciso. Passano due minuti e Boscaglia si vede costretto ad inserire Caldara per Martinelli infortunato. Ancora Mancuso in profondità supera in velocità al coppia centrale biancazzurra ma in area conclude di sinistro largo. All’8′ minuto doppia chance per il Pescara prima Zuparic di testa su assist di Pasquato e traversa quindi Bjarnason serve dall’altra parte Politano che impegna Marcone. Ma il gol è nell’aria e dopo appena un minuto lo stesso Politano dal vertice destro si accentra e dal limite scaglia un sinistro terrificante che si insacca alla destra del portiere di casa.

UNO-DUE MICIDIALE – Il Pescara al 12′ prova con Melchiorri che sulla destra lavora un buon pallone superando due uomini ma la conclusione non è precisa e termina debole sul fondo. Passano quattro minuti e Melchiorri taglia a metà la difesa del Trapani offrendo un pallone d’oro a Bjarnason che di piatto appoggia comodamente in rete a due passi dalla linea di porta. Il tecnico della squadra siciliana inserisce Nadarevic per Barillà. Ancora l’islandese pericoloso in area con una conclusione di destro che si alza sopra la traversa. Politano al 28′ ci prende gusto e dalla stessa posizione dove ha concluso in maniera vincente impegna severamente sul primo palo Marcone: nell’occasione l’esterno biancazzurro esce malconcio, al suo posto Caprari.

Alla mezz’ora zampata d’orgoglio dei padroni di casa con un colpo di testa sotto misura di Mancosu e Aresti fa un balzo per salvare la propria porta. Sul capovolgimento di fronte Melchiorri ha una buona chance a tu per tu con il portiere, ma la sua conclusione di potenza non è angolata e viene respinta. Gara spettacolare con il Trapani sbilanciato nel tentativo di riaprire la partita e Pescara che ogni volta che attacca crea scompiglio alla non superlativa difesa avversaria. L’ultimo cambio per i padroni di casa avviene al 35′ con Iunco per Zampa e dall’altra parte al 38′ Brugman per il protagonista del primo tempo, Pasquato. Il neo entrato serve un buon pallone in profondità per Caprari che centralmente si fa anticipare dall’uscita di Marcone che un paio di minuti dopo si supera di pugni su conclusione ravvicinata di Bjarnason. Dall’altra parte è Aresti a dire di no a Falco a un minuto dalla fine. Al 90′ Caprari prova il colpo di precisione, ma la palla si spegne di un soffio a lato. In pieno recupero prima Caprari centra dei 25 metri la traversa quindi Melchiorri sulla ribattuta fallisce due volte il bersaglio sotto porta.

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