CISL, UIL e CISAL confederali e del settore trasporti ottengono il dimezzamento del taglio al fondo trasporti e la disponibilità della regione a migliorare il piano industriale
ABRUZZO – Un accordo importante per i cittadini abruzzesi e i lavoratori del trasporto pubblico locale quello raggiunto ieri da Cisl, Uil e Cisal confederali e di categoria con la Regione Abruzzo: il taglio di risorse che subirà nel 2015 il fondo regionale trasporti sarà più che dimezzato. Invece di 10 milioni di taglio, si tratterà di 4 o, massimo, 5 milioni. Sempre tanti, ma la riduzione dell’entità del taglio renderà un po’ meno difficile la riforma del trasporto pubblico locale e la nascita di TUA, l’azienda unica regionale del settore. Il sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo, Camillo D’Alessandro, che sta conducendo il confronto con i sindacati sul trasporto pubblico locale, ha invitato all’incontro di ieri l’Assessore regionale al bilancio, Silvio Paolucci, che ha aderito formalmente alla richiesta di Cisl, Uil e Cisal di intervenire finanziariamente per ridurre il taglio al fondo regionale trasporti, impegnandosi per almeno 5, possibilmente 6 milioni. Nell’incontro di mercoledì 20 maggio si è inoltre concordato che il piano industriale presentato dalla Regione va migliorato, soprattutto in alcuni punti chiave: intermodalità, bigliettazione integrata, garanzia di un livello adeguato di servizio nelle aree interne, previsione della clausola sociale in caso di affidamento di servizi a terzi, recupero di produttività. Ribadita la salvaguardia dei livelli occupazionali. Infine, per quanto riguarda la contrattazione aziendale, si è convenuto che la soluzione migliore sia la definizione di un nuovo e unico contratto di secondo livello, operando un’armonizzazione degli istituti.
Si è concordato un cronoprogramma di incontri tra la Regione e le categorie per definire tutte le questioni aperte e un nuovo incontro con anche le confederazioni per il 6 giugno per tirare le somme e concludere il negoziato. I ripetuti tentativi che facemmo nella scorsa legislatura affinché si procedesse celermente con l’azienda unica e la riforma del trasporto pubblico locale prima che i ripetuti tagli, che inevitabilmente si sarebbero abbattuti sul settore, restringessero i margini di manovra sono, come è noto, caduti nel vuoto. Oggi, il rischio da scongiurare è che di fatto si ragioni solo in termini di riduzione dei costi e non anche di riorganizzazione e rilancio del settore complessivamente inteso, dal trasporto pubblico locale al trasporto merci e alla logistica. Per ridurre questo rischio, è stato importante ieri ottenere un significativo intervento finanziario da parte della Regione per dimezzare o più che dimezzare il taglio al fondo regionale trasporti, e sarà necessario utilizzare bene le risorse europee dei fondi strutturali e nazionali del fondo sviluppo e coesione per fare investimenti nel settore. Avviare la riforma, inoltre, è la premessa per contrastare ulteriori tagli lineari e rivendicare dal Governo scelte che tengano conto dei comportamenti virtuosi.
Per quanto riguarda la scelta di Cgil ed Ugl di rompere l’unità d’azione e rinunciare al lavoro negoziale, si è dimostrata sbagliata; siamo sempre disponibili a riprendere tutti insieme, ma tocca a Cgil e Ugl ripristinare le condizioni per farlo, revocando lo sciopero e sottoscrivendo il verbale d’accordo raggiunto da Cisl, Uil e Cisal con la Regione.
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