PESCARA – In mattinata giungeva alla Sala Operativa della Capitaneria di porto di Pescara una segnalazione da parte di un diportista a bordo di un semicabinato di colore bianco che imbarcava acqua a circa 11 miglia al largo di Città Sant’Angelo con altre due persone a bordo.
Il diportista, in evidente stato di agitazione, viene istruito dalla sala operativa della Capitaneria di Porto di Pescara sulla adozione delle misure di sicurezza da adottare disponendo di indossare, per tutti gli occupanti l’imbarcazione, i previsti giubbotti di salvataggio e di resettare il dispositivo GPS, che presentava delle anomalie di funzionamento, per avere l’indicazione esatta della posizione del natante.
Seguendo le istruzioni del personale della sala operativa, il diportista riusciva a resettare il dispositivo GPS e forniva la posizione che permetteva alle unità della Guarda Costiera, già uscite in mare, di arrivare a soccorrere l’unità in pochi minuti.
Il personale della Motovedetta CP 884 dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova e della Motovedetta CP 729 di Pescara, sotto il coordinamento del MRSC (Maritime Rescue Sub Centre) di Ancona, giunti sul posto dove nel contempo era già stato dirottato un rimorchiatore presente in zona, intervenivano prontamente per mettere in sicurezza i diportisti, svuotavano con pompe di esaurimento l’acqua imbarcata e, a riparare la falla che si era creata sullo scafo dell’unità da diporto per scongiurare l’affondamento della stessa e un pericoloso inquinamento da idrocarburi in mare.
L’unità veniva poi scortata in porto in sicurezza fino al Marina di Pescara ove veniva ormeggiata.
“La salvaguardia della vita umana in mare resta da sempre la prerogativa dell’operato delle donne e degli uomini della Guardia Costiera chiamati ad intervenire, spesso, con condizioni di mare proibitive” – afferma il Direttore Marittimo di Pescara, C.V.(CP) Fabrizio Giovannone.
In caso di necessità di assistenza o soccorso in mare è possibile contattare la Guardia Costiera via radio sul canale 16 oppure telefonicamente al numero unico per le emergenze (NUE) 112 ed al numero blu per le emergenze in mare 1530.
