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Del Vecchio, D’Angelo e Corneli sul Progetto Tre gemme

da Redazione

I consiglieri di opposizione lo definiscono : una proposta del Comune “fuori dalla legge” e in una nota  motivano le ragioni di tale giudizio

PESCARA – I Componenti Comm. Urbanistica  Enzo Del Vecchio , Camillo D’Angelo e Florio Corneli intervengono con un comunicato sul progetto presentato dalla società Tre gemme, relativo alla riqualificazione delle  aree dell’ex Consorzio Agrario di Pescara. Recita la loro nota:

Una iniziativa che vuole nascere sulla scorta di una norme di legge non più vigente è una iniziativa “fuori dalla legge”. Il progetto presentato dalla società Tre Gemme e che il Consiglio comunale dovrebbe autorizzare sulla scorta di una norma del Decreto Sviluppo decaduta, per effetto della intervenuta legge regionale n. 49/2012, ma che a Palazzo di Città non sembra se ne siano ancora accorti, è una proposta/progetto “fuori legge”. Questa eclatante e macroscopica svista, che pure l’opposizione sta tentando da giorni di far comprendere ad una maggioranza sorda e cieca, potrebbe portare al rilascio di un permesso a costruire completamente illegittimo e sicuramente foriero di ricorsi il cui esito non potrebbe che gravare in maniera negativa per il Comune di Pescara in termini di sconvolgimento delle norme urbanistiche ma anche con possibili profili risarcitori, al momento non quantificabili ma sicuramente di elevata entità.Tutto nasce dalla richiesta avanzata in data 29 marzo 2012 dalla società Tre Gemme, tesa ad intervenire sulle aree dell’ex Consorzio Agrario, in virtù di quanto previsto dal c.d. Decreto Sviluppo che mira a riqualificare il patrimonio edilizio esistente e le aree degradate attraverso la corresponsione di premi di cubatura ma anche di norme in deroga agli strumenti urbanistici vigenti.

Unico ed invalicabile vincolo imposto dal Decreto Sviluppo è il rispetto degli standard urbanistici. Gli uffici comunali istruiscono la proposta progettuale presentata, verbale datato 23.05.2012, riscontrando l’assenza una mancanza di standard urbanistici nella misura di circa 1.200 metri quadrati, quindi in palese contrasto con il Decreto Sviluppo, ma, paradossalmente non provvedono, come avrebbero dovuto, a rigettare la proposta o, in alternativa, richiedere al richiedente l’integrazione al fine del reperimento degli standard.

Nel silenzio più totale e con il trascorrere del tempo arriva il 15.10.2012 quando la Regione Abruzzo approva la legge regionale n. 49 di recepimento del Decreto Sviluppo che interviene anche per disciplinare, seppure in maniera poco legittima, la questione legata agli standard urbanistici ma, soprattutto, il testo legislativo regionale colma il vuoto normativo e fa cadere le norme transitorie previste dallo stesso Decreto Sviluppo.

Proprio la decadenza della norma transitoria legata alla deroga prevista per l’applicazione dell’art. 14 del DPR 380/2001 risulta essere l’elemento cardine che fa cadere anche la proposta di delibera riguardante il progetto Tre Gemme che risulta, così, non perseguibile con lo strumento previsto in delibera ma va inquadrata, come oramai sosteniamo da tempo, come variante urbanistica.

Pertanto la proposta progettuale, all’esame del Consiglio Comunale, risulta formulata secondo una norma transitoria oramai “fuori legge” nel senso che risulta essere decaduta per l’intervenuta legge regionale e quindi non più applicabile come, invece, si vorrebbe nel caso di specie.
Una posizione quella della maggioranza incomprensibile e che non produce altro che inutili perdite di tempo che sono esattamente il contrario delle finalità che si vogliono perseguire.

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