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Il Tribunale di Pescara ha omologato il concordato preventivo per ACA

da Redazione

ACAPESCARA – Il Tribunale di Pescara, con decreto collegiale del 28-4-2016 depositato il 31-5-2916, ha omologato il concordato preventivo con continuità aziendale proposto da Aca S.p.A, in house providing.

“Questa è una data che resterà segnata in rosso, ma in senso positivo, nella storia dell’Aca“, ha commentato l’amministratore unico Vincenzo Di Baldassarre nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sede Aca di Pescara, alla presenza degli advisor del piano, l’avvocato Sergio Della Rocca e il commercialista Andrea Di Prinzio, e della dirigente del servizio finanziario Rita Verzulli.
Cos’è il concordato? Il concordato è un accordo con i creditori grazie al quale l’Aca ha evitato il fallimento e pagherà il 60 per cento dei debiti, mantenendo tutti i posti di lavoro e consentendo alle aziende di continuare a lavorare. Ma soprattutto col concordato l’acqua resterà in mani pubbliche. “Neppure un euro di questo debito finirà e in bolletta e inciderà sulle tariffe dell’acqua”, ha precisato l’amministratore unico.

Per arrivare a questo risultato abbiamo imposto all’azienda una cura da cavallo, risparmiando sull’inutile e investendo sul necessario, ha spiegato Di Baldassarre. E sempre con la massima trasparenza. “Quando sono arrivato il 27 novembre del 2013 sapevo di trovare una situazione difficile ma la realtà si è rivelata peggiore di ogni previsione: l’Aca era un’azienda in forte crisi finanziaria e senza liquidità. L’Aca che restituiro’ ai sindaci e’ un’azienda risanata, con risorse finanziarie e capacità organizzative, perfettamente in grado di fronteggiare le emergenze: se un incidente come quello di via Raiale a Pescara fosse capitato nel 2013, l’Aca non avrebbe saputo ne’ potuto gestirlo”.

“Nel 2013 le casse erano azzerate, ora l’Aca ha 31 milioni di euro, un accantonamento che è stato possibile grazie ai tagli effettuati a partire dal 2014 (4 milioni e 700 mila euro)e nel 2015 (altri due milioni) che hanno riguardato consulenze, appalti, spese del personale”, ha concluso Di Baldassarre che ha ricordato che tra la fine di giugno e inizio luglio saranno conclusi i lavori del Dk15, un’opera ferma dal 2012 e presa in carico dall’Aca, di fondamentale importanza per l’ambiente in quanto intercetterà tutti gli scarichi del fiume Pescara. Il Dk15 sarà riconsegnato tra la fine di giugno e l’inizio di luglio.

A proposito del concordato, Di Baldassarre ha spiegato che si tratta della definizione della prima procedura concorsuale riguardante una società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato per 64 Comuni dell’Ato pescarese.
Il provvedimento, motivato sulla scorta dei principi nazionali e comunitari che sanciscono l’applicabilità delle regole societarie anche alle “in house providing”, si mostra in linea con la riforma contenuta nel decreto legislativo Madia sulle partecipate, approvato dal Consiglio dei ministri il 20-1-2016.

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