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Trivelle, il Mise rigetta 27 domande

da Redazione

corteo-no-ombrinaLegambiente: “Ottima notizia, ma il Governo dimostri impegno, concretezza e trasparenza anche per la tutela del mare oltre le dodici miglia”

ROMA – Il Ministero dello Sviluppo economico ha diffuso ieri il Bollettino degli idrocarburi di gennaio 2016, in cui comunica di aver adottato 27 provvedimenti di rigetto delle richieste di permesso di ricerca e concessione di coltivazione di idrocarburi , tra cui Ombrina mare, entro le 12 miglia dalla costa.Si tratta di un bel risultato che premia la perseveranza dei movimenti,delle associazioni  e dei tanti cittadini che hanno manifestato con forza il loro no alle trivelle a difesa del mare, della sostenibilità ambientale e della qualità della vita.

Il petrolio anacronistico, inquinante ed esauribile deve lasciare il posto alle fonti rinnovabili .

“Quanto annunciato poco fa dal Ministero dello Sviluppo Economico è davvero un’ottima notizia e una gran bella vittoria per Ombrina Mare e per tutte quei mari e territori minacciati dalle trivelle. Dopo il pressing mosso in questi ultimi anni da Legambiente, associazioni, cittadini e comitati territoriali e il dietrofront del Governo sulle estrazioni petrolifere con l’emendamento alla legge di stabilità, ben venga la decisione del Mise di rigettare in maniera immediata e definitiva tutte le richieste di prospezione, ricerca ed estrazioni di idrocarburi ancora pendenti nell’area di interdizione delle 12 miglia dalla costa. Ora però l’Esecutivo Renzi dimostri concretezza, trasparenza e impegno anche per la tutela del mare oltre le dodici miglia con una moratoria che blocchi qualsiasi autorizzazione relativa alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi amare e a terra, per affrontare anche le questioni irrisolte”. È quanto dichiara la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni.

“Il Governo – aggiunge Muroni – definisca al più presto un piano energetico nazionale per il clima e l’energia che punti alla decarbonizzazione dell’economia. È ora di abbandonare le fonti fossili e puntare su una politica energetica basata su fonti rinnovabili ed efficienza energetica, nel pieno rispetto dei territori e dei mari italiani”.

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