PESCARA – Il segretario regionale della Fab-Cna, Cristiano Tomei, punta il dito contro la mancanza di comunicazione tra autorità e stabilimenti balneari relativamente alla tromba d’aria abbattutasi domenica sulla costa abruzzese , che fortunatamente non ha provocato danni seri ai bagnanti.
Dice Tomei: «Eppure in tutte le città abruzzesi esistono strumenti di comunicazione diretta con i bagnanti, che avrebbero permesso di gestire in modo più ordinato l’emergenza, evitare il fuggifuggi generale e caotico dagli ombrelloni, impedire ai natanti di uscire in mare. Se questi strumenti tornano utili, come avviene in qualche città, per magnificare anche la più piccola iniziativa degli amministratori locali, tanto più lo possono diventare in situazioni di emergenza come quella che si è verificata ieri, quando in ballo c’è la sicurezza di decine di migliaia di persone».
Qualche eccezione, a dire la verità, c’è stata: «Mi risulta che il giorno prima (sabato, ndr) a Montesilvano, per iniziativa dell’amministrazione comunale, sia stato diramato agli stabilimenti balneari un bollettino con le previsioni meteo: una buona idea, anche se la comunicazione appare un po’ generica». Quello di ieri, a detta della Fab, è un episodio che non dovrà più ripetersi sulle nostre spiagge: «Occorre coordinare i diversi organismi deputati alla sicurezza e all’informazione (Protezione civile, enti locali, prefetture, servizio meteorologico) con le associazioni di categoria, in modo da poter diramare, anche tramite semplici sms o altri mezzi informatici, ed in tempo reale, le disposizioni più chiare possibile necessarie a prevenire o gestire le emergenze».