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Turismo esperenziale, Ferragosto 2021 alle pendici della Maiella

da Marina Denegri

Due i percorsi esperenziali proposti da Abruzzo Tourism: uno ungo il Regio Tratturo Centurelle – Montesecco, l’altro a Roccamontepiano

Cristiano VignaliCHIETI – Un tour esperenziale fra le grotte e le fonti sacre, alla riscoperta degli antichi riti dell’incubatio e dell’ablutio, sulle tracce dei culti delle Gran Madri italiche, è quello che Cristiano Vignali, presidente di Abruzzo Tourism, propone per questo Ferragosto 2021 (ma fattibile anche in primavera e autunno) per la promozione del turismo e del territorio locale, di cui Vignali ha parlato nei giorni scorsi nel convegno organizzato a Tagliacozzo (AQ) dal Dipartimento Abruzzo dell’Associazione Nazionale Sociologi.

Negli ultimi decenni, lo sviluppo delle autostrade, ha permesso di collegare con le altre regioni i borghi dell’Abruzzo montano e pedemontano che grazie alla rivoluzione digitale possono fare conoscere in tutto il mondo i loro tesori nascosti, le antiche tradizioni le cui origini risalgono all’Età del Ferro e alle civiltà italiche che si sono sviluppate intorno all’Appennino Centrale.

Si parla, a tal proposito, sempre più di turismo “fai da te” o “esperenziale”, cioè costruito autonomamente sulle esigenze del singolo visitatore o comitiva. La recente pandemia ha accelerato lo sviluppo di un turismo esperenziale e permesso la riscoperta e la valorizzazione del turismo naturalistico.

Pertanto, noi di Abruzzo Tourism, abbiamo pensato a un percorso esperenziale fra le grotte e le fonti sacre, alla scoperta dei culti delle antiche divinità e dei riti magico – religiosi che affondano nella tradizione italico – romana.

Per ora sono perfezionati due tour che si sviluppano alle pendici della Maiella centro – orientale, lungo il Regio Tratturo Centurelle – Montesecco:

il primo sulla Maiella Teatina che dalla Grotta con l’acqua santa di San Rocco a Roccamontepiano, tocca Rapino con la Grotta del Colle della Gran Madre dei Marrucini e Filetto con il Santuario della Madonna della Libera dove si pratica l’antico rito dell’Incubatio. Questo tour “teatino” può essere potenziato ad esempio con una puntatina verso il massiccio della Maiella alla Grotta Sant’Angelo di Palombaro, mentre se si decide di andare verso il mare, il promontorio di Vicus Veneris domina la Costa dei Trabocchi con la fonte miracolosa di Venere (in restauro) nei pressi dell’Abbazia di San Giovanni in Venere. Il tempio cristiano è stato non a caso dedicato a San Giovanni Battista in epoca sacra, il battezzatore del Cristo, nome greco che vuol dire appunto l'”Unto dal Signore.

Il secondo tour, invece, si sviluppa sempre lungo il Tratturo Centurelle – Montesecco ma nella Maiella Pescarese con visita all’Abbazia di Santa Maria Arabona, dove c’è una fonte sacra, nella zona romana di Manoppello dove c’era probabilmente un altare dedicato alla Bona Dea; successivamente il percorso esperenziale tocca la Grotta Sant’Angelo di Lettomanoppello, raggiungibile attraverso un percorso di trekking fra capanne tholos, e la vicina fonte sacra del Garzillo consacrata a San Michele Arcangelo e precedentemente, probabilmente, a Ercole. Il percorso può essere completato o andando a visitare il Volto Santo di Manopello da cui si può raggiungere, continuando a salire, un percorso panoramico recentemente riqualificato anche grazie all’interessamento di Abruzzo Tourism, passando per la Piana del Legname, Castel Menardo, l’Eremo di Sant’Onofrio e la Badia di San Liberatore a Maiella, da cui poter raggiungere risalendo il fiume adeguatamente attrezzati le sorgenti dell’Alento, lungo il cui tragitto si possono ammirare delle tombe rupestri degli eremiti, in un luogo consacrato a San Giovanni Battista e probabilmente in epoca precristiana sacro a una delle Gran Madri italiche che in epoca ellenistica prendeva il nome della ninfa Maia, dal quale deriva il nome di Maiella, montagna la montagna madre, sacra per i popoli italici.

Da Lettomanoppello, passando per Roccamorice, sul cui territorio ricade la Fonte del Garzillo, è possibile raggiungere Abbateggio, un comune ricco di tracce della presenza umana fin dalla Preistoria con l’Ecomuseo del Paleolitico, da cui poter ammirare l’Eremo di San Bartolomeo in Legio con appena trenta minuti di percorso.

Nel territorio di Abbateggio sono state, tra l’altro trovate tracce del culto di Sant’Agata /Cerere e di Ercole. Infatti, in contrada Sant’Agata, in grande stato di degrado, quasi irriconoscibile perché coperto dalla vegetazione e danneggiato dall’incuria dell’uomo e dagli agenti atmosferici, c’è l’altare dell’antica chiesa di Sant’Agata sorta su un preesistente altare di Cerere, dove si praticava l’ablutio in una vicina fonte.

Quello di Abruzzo Tourism, presentato dal Presidente Cristiano Vignali a Tagliacozzo il 4 agosto scorso, ė un progetto di promozione turistica che coniuga l’amore e la passione per la natura e per la storia e le tradizioni popolari locali.

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