Home » Eventi Abruzzo » Teatro » Tutti a Teatro! con le Famiglie e con le Scuole: programma 2024/25

Tutti a Teatro! con le Famiglie e con le Scuole: programma 2024/25

da Redazione

tutti a teatro

PESCARA – Da anni il Florian Metateatro rivolge la sua attenzione ai più giovani, sia con laboratori teatrali in sede, per diverse fasce d’età, sia producendo e ospitando spettacoli pensati per bambini e ragazzi. Ed ecco dunque la nuova stagione, la XXV, di teatro per ragazzi  Tutti a Teatro! con le Famiglie e con le Scuole , un progetto culturale del Florian Metateatro che ha formato generazioni di ragazzi e ragazze, avvicinandoli al teatro sia con la famiglia, negli appuntamenti domenicali, che con la scuola, con le proposte dei matinée, del teatro vissuto con la classe, momenti di riflessione e scoperta.

Il cartellone di quest’anno, in particolare, che prevede ben quattordici appuntamenti da ottobre 2024 a marzo 2025, allarga la sua proposta per i ragazzi più grandi con cinque spettacoli rivolti agli studenti delle superiori, adatti anche ad un pubblico più adulto.

Tutti a Teatro! con le Famiglie e con le Scuole, che si avvale del supporto del Comune di Pescara, nella persona dell’Assessora alla Pubblica Istruzione Valeria Toppetti, del sostegno della Regione Abruzzo e del MiC-Ministero della Cultura, offrirà l’occasione di vedere le migliori produzioni di compagnie provenienti da tutta Italia e dall’Abruzzo, sui palcoscenici dell’Auditorium Flaiano sul lungomare di Pescara, del Florian Espace, e del Museo delle Genti d’Abruzzo.

Tutti gli spettacoli saranno accompagnati dall’appuntamento Racconti a Teatro, narrazioni a tema a cura del Florian Metateatro o seguiti da postPLAY, incontri di approfondimento.

programma tutti a teatro 2024-25

PROGRAMMA

Si parte domenica 27 ottobre, ore 17.00 all’ Auditorium Flaiano, con replica mattutina per le scuole elementari lunedì 28 alle ore 10.00, con la Compagnia Teatro Bertolt Brecht di Formia, sempre apprezzata anche in passate stagioni, che presenta I musicanti di Brema raccontano, adattamento di Pompeo Perrone e Maurizio Stammati, che firma anche la regia ed è in scena insieme a Chiara Laudani. I costumi e i pupazzi sono di Dora Ricca, le scene di Marco Mastantuono e le musiche di Domenico De Luca.

Quattro animali in fuga contro i soprusi e le prepotenze degli umani ma poi la soluzione è: “l’unione fa la forza”. Metafora del presente con risvolti attualissimi, lo spettacolo, raccontato con tecniche miste e con musica dal vivo, riflette sulla fuga e sull’approdo, sull’amicizia e il sopruso, con uno sguardo all’utopia di un luogo dove tutto si fa più giusto e libero.

La gattina poetessa Emily ed il gallo pittore Chagall riusciranno a raggiungere i loro amici a Brema o si accontenteranno della casa nel bosco?

Domenica 10 novembre, ore 17.00 all’ Auditorium Flaiano, con replica mattutina per le scuole elementari lunedì 11 alle ore 10.00, una coproduzione internazionale Teatro Verde di Roma e Histoire d’Eux di Nancy, In fondo al mare, scritto e diretto da Yannick Toussaint, con Andrea Calabretta, Agnese Desideri, Valerio Bucci, scenografie, costumi e burattini Yannick Toussaint, Fanny Beaudoing, Amedeo D’Amicis, Diego Di Vella, Veronica Olmi, si rivolge ai bambini dai 6 anni, e si svolge in uno splendido paesaggio sottomarino, dove i pesci vivono felici e vanno in vacanza presso delle fonti di acqua calda. Tutto molto bello. Peccato che i pesci comincino misteriosamente a sparire uno alla volta… Un divertentissimo thriller subacqueo, che fa ridere e pensare, che ci parla con delicatezza ma senza sconti dell’emergenza climatica in cui viviamo. I tre attori-burattinai ci faranno tuffare sul fondo di una laguna tropicale, in un piccolo angolo di sogno su cui gravano oscure minacce. L’universo sottomarino viene ricreato in una scatola nera dalla magia di luci e trucchi sorprendenti.

Domenica 24 novembre alle ore 17.00 all’ Auditorium Flaiano, con replica mattutina per le scuole elementari lunedì 25 alle ore 10.00, il Tib Teatro di Belluno presenta C’era due volte un cuore, con Susanna Cro e Labros Mangheras/Solimano Pontarollo, dramaturg Susanna Cro, regia Daniela Nicosia.

Le illustrazioni intensamente poetiche, di Les amoureux di Raymond Peynet, sono state la fonte per questo delicato spettacolo, all’insegna della tenerezza e della fiducia nell’amore, dedicato ai più piccoli, a partire dai 3 anni.

Daniela Nicosia, regista e drammaturga, premio nazionale della critica, e Marcello Chiarenza artista visivo di rilievo internazionale, hanno unito le loro competenze e poetiche per dar vita ad una originale drammaturgia visiva. Parole come gocce, stille di senso, segno tra i segni nella composizione di una grammatica della fantasia, scaturita dal muto dialogare degli oggetti, creati con elementi naturali come acqua, foglie, carta, legno, piume, portatori di una semantica propria, con cui l’attore si rapporta attraverso il gesto.

Martedì 26 novembre solo in matinée per le scuole primarie alle ore 10, all’ Auditorium Flaiano, una coproduzione Fantacadabra di Sulmona/ TSA dell’Aquila, Favole al telefono, un viaggio attraverso alcune celebri favole e filastrocche di Gianni Rodari, con Santo Cicco, Laura Tiberi e Roberto Mascioletti, i costumi di Antonella Di Camillo, le scene di Santo Cicco, i pupazzi di Wally Di Luzio, l’ideazione e la regia di Mario Fracassi; per i bimbi dai 6 anni.

Un viaggio fantastico dentro mondi alternativi, ricchi di spunti che pongono al centro il senso di libertà e di fantasia che ciascuno di noi possiede, in cui le storie di Rodari tornano a prendere vita sulla scena in un vero e proprio carosello teatrale e musicale sotto forma di canzoni, racconti, filastrocche.

Sempre all’ Auditorium Flaiano domenica 1 dicembre alle ore 17.00 e lunedì 2 alle ore 10.00, il Teatro del Buratto di Milano presenta uno spettacolo pensato per i bambini dai 3 ai 7 anni, Pandizenzero con Benedetta Brambilla e Marta Mungo, regia Aurelia Pini.

Cinque case bianche, piccole, col tetto rosso, come finestrelle di un breve calendario dell’Avvento, aspettano di svelare i doni, la vita e i desideri di chi le abita. Benedetta e Marta una dopo l’altra racconteranno delicate storie sensibili, che ogni casa custodisce, e poi regala: la storia del signor Muz e del suo cappello; di Zahi, un bambino che viene da lontano; di Pan di Zenzero, il dolce biscotto che poi, era un bambino ma che poi… non possiamo raccontare tutto, bisogna aspettare e nell’attesa, cominciate a sognare…

Da martedì 3 a giovedì 5 dicembre in matinèe per le scuole medie e superiori al Florian Espace, Truth-ing, uno spettacolo sperimentale cross-mediale multilingue (ita/spa/ingl/slo), una co-produzione italo-slovena nata durante il distanziamento della Pandemia 2020-2021, tra Arterie di Pescara e le slovene Kultivarnica eS abrina Zeleznik, di e con Monica Ciarcelluti e Gisela Fantacuzzi.

A partire dalle storie delle Madres y Abuelas de la Plaza de Mayo di Buenos Aires, che tutti i giovedì si incontrano per recuperare l’identità e la verità sui figli e i nipoti scomparsi durante la dittatura in Argentina degli anni Settanta e Ottanta, in maniera del tutto libera e decontestualizzata,si parlerà di storie di adozioni, di desaparecidos e di ritrovamenti, di eroi che salvano la vita ad altri eroi, storie di resistenza, di heroes de verdad e di identità.

Nello spettacolo, il teatro e il visual, l’audio e il digitale per una narrativa contemporanea in una messa in scena che mira non solo a raccontare una storia ma a stimolare riflessioni.

Chiude l’anno 2024, domenica 26 gennaio alle ore 17.00 e lunedì 27 alle ore 10.00, all’Auditorium Flaiano uno spettacolo- testimonianza del Teatro del Krak di Ortona Segre. Come il fiume, di Antonio G. Tucci, con Alberta Cipriani, peri ragazzi dai 12 anni.

Lo spettacolo raccoglie le memorie di Liliana Segre dalla sua viva voce, una testimone d’eccezione, in una narrazione cruda e commovente, ripercorrendo la sua infanzia, il rapporto con l’adorato papà Alberto, le persecuzioni razziali, il lager, la vita libera e la gioia ritrovata grazie all’amore del marito Alfredo e ai tre figli.

Un lavoro teatrale per offrire ai giovani l’opportunità di non dimenticare la tragedia della Shoah, definita dal premio Nobel Elie Wiesel come “La più grande tragedia della storia”.

Martedì 28 gennaio 2025 alle ore 10.00 all’Auditorium Flaiano, in occasione della Giornata della Memoria, il Cantiere delle Illusioni di Lanciano presenta Shoah, di e con Oscar Strizzi e Ilaria Di Meo, rivolto ai bambini dai 7 anni.

Questo spettacolo vuole raccontare quella che è stata una tragedia umana attraverso un linguaggio semplice e leggero, come fosse un documentario, attraverso suoni, immagini, dipinti e oggetti che hanno identificato questo buio periodo, e parlando di arte, perché il linguaggio dell’arte non ha lingua, non ha età, e le immagini parlano più di ogni altra parola e vivono nel tempo. E così si trasformeranno in granelli di sabbia, con i quali Oscar Strizzi, creerà in tempo reale disegni che verranno proiettati simultaneamente su di un grande schermo, per ricordare insieme la sofferenza dell’olocausto durante la Seconda guerra mondiale; per descrivere ciò che non deve essere mai dimenticato.

Sabato 8 febbraio alle ore 20.45, domenica 9 alle ore 17.30 e dal 6 al 14 febbraio in matinée per le scuole medie e superiori, al Florian Espace torna una produzione del Florian Metateatro di Pescara in collaborazione con ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) in occasione della Giornata del Ricordo (10 febbraio): La città di pietra prese il mare. Pola da “Bora. Istria, il vento dell’esilio” di Anna Maria Mori e Nelida Milani. Drammaturgia e regia Giulia Basel, con Giulia Basel, Donatella Bracali, Alessio Tessitore, Anna Paola Vellaccio e con la partecipazione di Emanuela D’Agostino, Umberto Marchesani e Chiara Sanvitale e di alcuni allievi dei corsi di teatro per ragazzi Teatrando. Musiche dal vivo elaborate ed eseguite alla viola da Irida Gjergji.

Questo spettacolo parla del grande esodo giuliano-dalmata del secondo dopoguerra che ha stravolto la vita dei moltissimi esuli e dei pochissimi italiani che hanno tenacemente scelto di rimanere. Attraverso la testimonianza di due grandi scrittrici, che lo hanno vissuto in prima persona, ci racconta il dramma di un popolo diviso, dà voce al sofferente vissuto dei «due grandi eserciti di umanità diversamente e ugualmente vinta e disperata»: l’umanità dei «rimasti» e quella degli «andati». Due traumi, inesorabilmente intrecciati: quegli assassinii di cui le foibe sono il simbolo e quell’esodo che fu quasi totale. “La città di Pietra prese il Mare. Pola” si prefigge di dare un contributo alla comprensione, anche attraverso l’emozione, di quei fatti così a lungo relegati ai margini della storia e per lo più travisati.

Domenica 23 febbraio alle ore 17.00 e lunedì 24 alle ore 10.00 la compagnia GialloMare di Empoli presenta uno spettacolo dedicato ai più piccini (dai 3 ai 6 anni) Mostriciattoli, di e con Vania Pucci e i disegni realizzati dal vivo ed elaborazione immagini multimediali di Ines Cattabriga.

In scena il mondo dei giochi di un bambino e il suo mondo affettivo popolato da paesaggi e mostri, paesi e animali guida raccontato da un’attrice, una disegnatrice e un’artista multimediale. Continua la ricerca di Vania Pucci sull’affettività dei bambini e sulle emozioni.

Olmo è un bambino che vuol essere grande ma tutti lo considerano piccolo… – Non puoi restare alzato fino a tardi sei piccolo! Da un po’ di tempo tutti gli dicono: – fai attenzione, ormai sei grande ! Olmo si domanda come mai è diventato grande improvvisamente. È successo quando è arrivata Anna, la sorellina? Oppure tutto è cominciato quando è andato in prima elementare? I mostri popolano tutta la casa, la scuola, la stanza di Olmo ma i grandi non li vedono fino a che un incontro fortunato con un piccolo cane, Polpetta, porta Olmo a dimenticare le sue paure, anzi a combatterle e a diventare grande. Così anche la scuola e la sorellina piano piano perdono le sembianze di mostro, anzi di mostri in casa non ce ne sono più. Neanche un piccolo mostriciattolo.

Martedì 25 febbraio alle ore 10.00 all’Auditorium Flaiano Elisa D’Eusanio, attrice teatrale teramana, nota al grande pubblico per le sue belle interpretazioni di televisione e cinema, tra cui il personaggio della caposala in “DOC Nelle tue mani” su Rai Uno, ripropone a Pescara per i ragazzi dai 14 anni, il suo Club 27, una produzione del Florian Metateatro, evento di musica live e prosa in cui verranno omaggiati alcuni degli artisti musicali che sono deceduti a 27 anni e che hanno lasciato una traccia indelebile nel panorama musicale e non solo.

Elisa Di Eusanio (voce, interpretazione e regia) con il suo gruppo composto da Joe Calabrò (chitarra e voce), Stefano Costantini (batteria), Fabio “Frombo” Frombolini (basso), prova a farci entrare nei cuori di queste anime perdute, attraverso alcuni brani reinterpretati ed eseguiti dal vivo di Robert Jhonson, Janis Joplin, Kurt Cobain, Amy Winehouse, Jimi Hendrix e Jim Morrison conducendo gli spettatori in un viaggio molto profondo, pieno di emozioni intense come intense sono state le opere e le brevi vite di questi artisti. Un viaggio fatto di dolore e musica.

Non è facile parlare di fragilità, una vita che cade nelle dipendenze, un’anima che si ammala e cerca di fare da sé, di ritrovarsi spegnendo il suo dolore. Capiamo che il dolore può raccontarlo solo chi l’ha conosciuto, che la fragilità di Elisa Di Eusanio è il punto di partenza, è l’anima che sa e che può narrare.

Domenica 9 marzo alle ore 17.00 e lunedì 10 alle ore 10.00 all’Auditorium Flaiano la compagnia Teatro Brecht di Formia presenta ai bambini dai 5 ai 10 anni La fattoria degli animali, regia Maurizio Stammati, con Peter Ercolano, Sara Petrone e Maurizio Stammati, le musiche originali composte da Giordano Treglia.

Lo spettacolo, liberamente ispirato al celebre romanzo di George Orwell, ne ricalca in chiave grottesca e comica la storia: in una fattoria la Fattrice sfrutta tutti gli animali per trarne il maggiore profitto. Il malcontento serpeggia tra di loro e, capitanati dal gruppo dei maiali, riescono a prendere il comando della fattoria. Però ben presto le cose cambiano, i maiali, più forti ed intelligenti di tutti, tradendo la fiducia di tutti gli altri animali, prendono loro il comando assoluto della fattoria…Il finale è a sorpresa e coinvolgerà il giovane pubblico a trovare la soluzione. A raccontare tutto un asino e una cavalla che, ormai vecchi, ricordano quella stagione di speranze. Musiche, costumi, pupazzi accompagnano il racconto con la meraviglia che solo il teatro di figura sa donare.

Martedì 11 marzo alle ore 10.00 all’Auditorium Flaiano il Lanciavicchio di Avezzano, presenta una produzione del TSA dell’Aquila, Madame Curie elogio dell’invisibile, di Stefania Evandro, regia Antonio Silvagni, con Stefania Evandro e Alberto Santucci, musiche di Giuseppe Morgante eseguite da Giuseppe Morgante e Germana Rossi.

Rivolto a un pubblico di ragazzi dai 14 anni lo spettacolo racconta la vita di una scienziata e una donna fuori dal comune, che ha segnato profondamente il XX secolo: dalla scoperta della radioattività alle terapie per i tumori, dal dibattito morale sulla proprietà intellettuale dei brevetti scientifici alle questioni di responsabilità sull’utilizzo offensivo del potere ‘atomico’.

Due i premi Nobel conseguiti, due gli elementi scoperti, due le patrie. Questi gli ingredienti del racconto della vita di Madame Marie Sklodowska Curie, insieme alla guerra, il pregiudizio, la discriminazione, la caparbietà.

Chiude il programma di Tutti a Teatro! con le Famiglie e con le Scuole 2024/25 uno spettacolo che è diventato un best seller del Florian Metateatro in collaborazione con Il Museo delle Genti d’Abruzzo: Bagno Borbonico, testo e regia di Giulia Basel con Umberto Marchesani, al Museo delle Genti d’Abruzzo giovedì 20 e venerdì 21 marzo in matinèe per le scuole e sabato 22 alle ore 17.30 per tutti.

Uno spettacolo site-specific ovvero un lavoro creato su misura per il Museo delle Genti dal Florian Metateatro Centro di Produzione Teatrale e frutto di una intensa collaborazione tra operatori del Museo e artisti del Florian, che parla della nostra Città e della sua lunga e misconosciuta storia, ambientato in uno dei pochi luoghi di Pescara capace di testimoniare di un passato e di una identità. E proprio nell’Ala Risorgimentale del Museo delle Genti d’Abruzzo, ovvero nel luogo reale del carcere Borbonico di Pescara, prende vita lo spettacolo: un prigioniero in abiti d’epoca dietro le sbarre accoglie lo stupito pubblico di ragazzi e famiglie e lo invita ad avanzare, ad addentrarsi in quello che una volta è stato un carcere molto duro, un bagno penale, il Bagno Borbonico, appunto. Il prigioniero è Antonio De Cesaris, un patriota che al sogno dell’Italia unita ha dedicato la sua gioventù e 5 anni di prigionia in uno dei carceri più malsani del Regno di Napoli, nella piazzaforte di Pescara. E’ tornato per raccontarci la sua storia e quella dei suoi compagni di sventura proprio tra quelle umide mura, testimoni di grandi sofferenze e di non perdute speranze. Il Museo del Risorgimento tornerà ad essere il Bagno Borbonico, lontano nel tempo ma assolutamente presente e autentico nello spazio.

Foto e servizio a cura di Roberto di Blasio

Ti potrebbe interessare