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UE,bisogna raddoppiare gli investimenti in rinnovabili

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Viene da Bruxelles, l’esortazione  agli Stati Membri  a raddoppiare  gli investimenti nazionali . Sottolineata  anche la necessità di una  maggiore cooperazione

La Commissione europea ha  presentato ieri un report , sull’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili nell’UE, dove viene ricordato  il percorso da intraprendere in vista dell’obiettivo fissato per il 2020 sullo sviluppo delle stesse, evidenziando  che  i  risultati raggiunti finora sono leggermente inferiori alle aspettative.Per conseguire gli obiettivi , secondo l’Ue, è necessario raddoppiare gli investimenti nazionali  e aumentare la collaborazione tra gli stati membri, sfruttando gli strumenti già esistenti.

Dal comunicato  emerge un quadro dell’Europa attento alla questione energetica, ma gli obiettivi 2020 per le energie rinnovabili potranno essere raggiunti solo a condizione che gli Stati membri aderiscano pienamente ai piani d’azione nazionali. Inoltre, sottolinea la Commissione, la riuscita del progetto energia rinnovabile passa anche dal miglioramento degli strumenti di finanziamento di ciascun Paese. Il comunicato insiste  sulla necessità di una cooperazione  tra gli Stati . Le stime indicano che tale misura, congiuntamente a una migliore integrazione delle rinnovabili nel mercato unico europeo, potrebbero portare a risparmi di 10 miliardi di euro ogni anno.


Il Commissario per l’energia Günther Oettinger oltre ad aver  sottolineato la necessità di maggiori investimenti per le rinnovabili, ha detto:

Abbiamo bisogno di forme di finanziamento convenienti e intelligenti. Se gli Stati membri iniziano a collaborare e produrre energia rinnovabile laddove è più conveniente, tutti ,imprese e consumatori,ne beneficeranno.

L’Ue dovrà darsi da fare per garantire un raddoppio annuale degli investimenti per le energie rinnovabili, portandoli da 35 a 70 miliardi di euro l’anno. Perchè questo avvenga, si richiede ai singoli stati un ricorso a regimi di sostegno e a strumenti di finanziamento non necessariamente uguali tra loro, quanto gestiti in maniera più coordinata ed efficace. Gli investitori, ricorda il report , hanno bisogno di “maggiore coerenza, chiarezza e certezza”.
Per favorire questo approccio integrato, la Commissione individua meccanismi di “mutuo soccorso”, per cui uno Stato membro con un surplus di energia rinnovabile potrà d’ora in avanti “vendere” ad un altro Stato che si trova con fonti energetiche rinnovabili più costose.
Il documento della Commissione stima che attualmente il settore dell’energia ecosostenibile impiega circa 1,5 milioni di persone, una cifra destinata forse a raddoppiare entro il 2020.

Il commissario per l’Energia, infine, ha sottolineato che alcuni stati membri già promuovono in modo efficace lo sviluppo delle rinnovabili nelle loro politiche e che partendo dalla loro esperienza, e puntando alla maggiore collaborazione, «gli obiettivi fissati per il 2020 possono essere raggiunti», anche se oggi i risultati sono leggermente inferiori alle previsioni.

Pubblicato da
Donatella Di Biase

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