L’AQUILA – Nella giornata della Festa della mamma, la UIL PA Abruzzo, rappresentata da Mauro Nardella e Franco Migliarini, ha voluto ricordare l’immane lavoro che le mamme e le mogli di tutto il mondo sono chiamate a svolgere ogni giorno pur di crescere ed educare i propri figli.
Sottolineando, però, che purtroppo, stante la propensione delle donne a voler o dover ricorrere a fonti di reddito extra casalinghi, più passano gli anni e più ci si ritrova a dover fare i conti con tempi sempre più risicati. Per ovviare al venir meno di forme di protezione ed educazione per i figli spesso ci si rivolge a situazioni, seppur valide nel loro costrutto, comunque surrogate (baby sitter ed asili nido). Realtà che nulla hanno a che fare con il ruolo che la mamma dovrebbe realmente avere nella vita dei propri figli. Le donne, e ancor più le mamme, dovrebbero avere la possibilità di scegliere in assoluta tranquillità quale scelta adottare per raggiungere, in ottimali condizioni, l’obiettivo consocetario
UIL PA Abruzzo pensa che dovrebbe essere permesso, a chi si vuole dedicare anima e corpo al ruolo nobile di mamma casalinga, di poterlo fare su una solida base economica. L’idea di mettere su un reddito per le casalinghe, meglio se mamma, non deve essere campata in aria ma deve poter rientrare nella logica delle cose che lo Stato dovrebbe assicurare. Cosi facendo la libertà di poter vivere l’esperienza di donna e mamma votata alla casa, appoggiandosi sullo zoccolo duro del reddito assicurato, non solo renderebbe la donna maggiormente svincolata dalle dipendenze dei mariti ma assicurerebbe stabilità economica ai nuclei familiari giacché farebbe venir meno la preoccupazione di un eventuale perdita del lavoro del padre di turno.
Fermo restando che il libero arbitrio nella scelta da adottare non deve assolutamente mancare, riconoscere il molteplice ruolo della donna nello scenario del nido familiare offrendole l’opportunità di decidere se dedicarsi alle faccende di casa o spendendosi su entrambe le cose, in una condizione di assoluta indipendenza dal marito o convivente che sia, dovrebbe quindi quanto meno esserle consentito.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter