Chieti

Umberto Di Primio alla 35ma Assemblea Nazionale ANCI

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Alla tre giorni di Rimini 7000 presenze, l’intervento dei rappresentanti del Governo, grandi nomi del mondo dell’imprenditoria, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

RIMINI – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in qualità di Vicepresidente Nazionale ANCI e Delegato “Pubblica Amministrazione, Politiche del Personale e Relazioni Sindacali”, nella giornata odierna e domani 25 ottobre interviene alla 35ª Assemblea Annuale ANCI, in programma al Polo Fieristico di Rimini dal 23 al 25 ottobre 2018.

“Prima cittadini. Sindaci, fuori dal luogo comune” è il titolo scelto dall’Associazione Nazionale dei Comuni per l’assemblea nazionale di quest’anno. I sindaci, prima che amministratori, sono cittadini essi stessi e in quanto tali alle prese coi problemi della vita quotidiana. A loro, che conoscono difficoltà e aspettative delle loro comunità, tocca cercare le soluzioni ai bisogni. L’appuntamento riminese ruota intorno ad alcune parole chiave della Costituzione: lavoro, uguaglianza, cultura, salute, ambiente, identità ed autonomia. Una sessione dei lavori sarà dedicata all’autonomia nell’ambito della Repubblica una ed indivisibile, mentre un apposito spazio sarà riservato alle Periferie e alle 96 città ammesse al bando dopo il ritrovato accordo con il Governo per il completamento dei progetti. L’Assemblea dedicherà poi un momento particolare anche al tema dell’Educazione alla Cittadinanza, con la campagna di raccolta firme promossa dall’Anci per rendere obbligatoria questa materia scolastica, attraverso una proposta di legge di iniziativa popolare.

L’Assemblea, che si è aperta ieri pomeriggio alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha espresso un giudizio “altamente positivo sul fatto che l’Anci abbia raggiunto un’intesa con il Governo sulla conferma dei finanziamenti previsti all’interno del Programma di Riqualificazione delle Periferie perché le città più grandi non solo luoghi dove vive e lavora una parte assai consistente della popolazione italiana ma sono i nodi di una rete nazionale e sovranazionale di conoscenze, di ricerca, di comunicazione, di innovazione tecnologica, da cui dipende la crescita e la sua qualità” ospiterà gli interventi dei rappresentanti del Governo e di un’ampia compagine di parlamentari, amministratori, parti sociali e stakeholder.

Come consuetudine, parallelamente ai lavori istituzionali, l’Assemblea ospiterà anche AnciExpo, incontro di grandi nomi del mondo dell’imprenditoria con 150 stand in una superficie espositiva di circa dodicimila metri quadrati, con 11 sale collaterali in cui si svolgono oltre 60 convegni a latere. Saranno in tutto nove le sessioni tematiche della plenaria, tre le tavole rotonde e circa 90 i relatori presenti.

Al Paese servono più investimenti nel settore pubblico e sui territori per migliorare le condizioni infrastrutturali favorendo una migliore qualità della vita nelle città”. È l’appello del Sindaco Umberto Di Primio,vice Presidente Nazionale dell’ANCI, intervenuto al dibattito moderato dal giornalista Alberto Matano sul tema “I sindaci per il lavoro, la dignità e l’uguaglianza” che ha caratterizzato la sessione mattutina della prima giornata dell’Assemblea Anci, conclusasi con l’intervento del Sottosegretario al Mef Laura Castelli.

«I sindaci – ha detto Di Primio – rappresentano l’unico elemento della catena istituzionale a prestare ancora ascolto ai cittadini. Sono coloro che tengono ancora alta la bandiera della nazione ma come primi cittadini, oltre all’ascolto, dobbiamo poter offrire soluzioni e non fungere da valvola di sfogo per la gente. È necessario, dunque, che il Governo cominci ad investire di più: 1) nel settore pubblico, aumentando la qualità e il numero di personale negli Enti Locali; 2) sui territori, perché le città che migliorano le proprie infrastrutture – digitali e viarie – connettono più facilmente l’intero Paese al mondo. Ogni euro investito in prevenzione del dissesto idrogeologico, ad esempio, equivale a 10 euro investiti sul recupero di una frana. Facciamo si che i sindaci tornino ad essere i facilitatori di occupazione e delle imprese sui territori e non i burocrati che affossano il Paese. La nostra prima richiesta è favorire la semplificazione normativa, garantendo norme chiare e di facile comprensione».

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