L’azienda pescarese ha reso la plastica “sostenibile”:ripara contenitori danneggiati consentendone il riutilizzo
PESCARA – Eco-repair S.p.A. l’azienda pescarese che ha puntato tutto sull’ecologia, compie un anno e taglia il nastro del suo primo traguardo con una serie di premiazioni e riconoscimenti. Elisir di lunga vita quindi per cassonetti dell’immondizia, cassette agricole (bins), cisterne e serbatoi, prolungando il più possibile il loro utilizzo.
Ai festeggiamenti con il team Eco-repair hanno partecipato il vicepresidente della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione e l’assessore all’energia, innovazione, informatica, agricoltura, sviluppo territoriale, cluster e Fas della Provincia di Pescara, Angelo D’Ottavio.
Un processo nato oltre dieci anni fa e coperto da brevetto consente il miracolo del recupero; grazie ad Eco-Repair, tutti i contenitori plastici in polietilene e polipropilene danneggiati, possono essere riparati e ricollocati sul mercato come nuovi garantendo un risparmio economico, energetico ed ambientale.
“Un percorso di battaglie, ma colmo di vittorie” – sintetizza il suo ideatore e fondatore Onofrio Totaro. L’azienda si è aggiudicata il premio nazionale “Impresa Ambiente 2012”, e il premio regionale “Confindustria Abruzzo Green” applicando le direttive europee in merito alla gestione e prevenzione di questa categoria di rifiuti plastici.
“Il cuore oltre l’ostacolo, un team coeso – commenta l’assessore D’Ottavio – ed un progetto vincente che riduce i volumi e la quantità dei rifiuti. La Eco-repair è un fiore all’occhiello per l’intera regione, è un’azienda che ha avuto il coraggio di investire in questo ambito, ha creato occupazione ed ha trasformato i problemi in occasione di crescita. Per questa ragione rappresenta uno stimolo per le istituzioni ed un esempio di business basato sul rispetto dell’ambiente replicabile a livello nazionale ed europeo. Aziende come la Eco-repair – ha concluso l’assessore – non solo valorizzano il marketing e la qualificazione ambientale, ma possono essere utili a ridurre i costi della pubblica amministrazione, come ad esempio una possibile diminuzione dell’imposta Tarsu”.