PESCARA – Unitamente a tutto il resto di Italia anche in Abruzzo Legambiente festeggia la chiusura della Conferenza di Copenhagen con un brindisi beneaugurale.
Domani venerdì 18 dicembre a partire dalle 16 in piazza della Rinascita ci sarà uno stand per continuare a discutere di energie rinnovabili, emissioni di CO2, nucleare, con la possibilità di sottoscrivere la petizione “SOLE PER TUTTI”.
Alle 17.30 i Circoli e la Segreteria di Legambiente Abruzzo sullo sfondo dello striscione “FERMIAMO LA FEBBRE DEL PIANETA” lanceranno con i cittadini un brindisi di buon augurio perché Copenaghen rappresenti una svolta nell’impegno di tutti contro i cambiamenti climatici. Sono stati invitati i rappresentanti della Provincia e del Comune di Pescara.
Negli ultimi anni, infatti, le principali agenzie per l’ambiente mondiali hanno riscontrato una netta accelerazione dei fenomeni causati dal surriscaldamento globale, sottolineando che le conseguenze dei cambiamenti climatici sulle persone e sulla natura sono già oggi più rapide e gravi di quanto previsto. Il pianeta sta attraversando una fase critica, da cui è possibile uscire solo attraverso un rapido intervento concertato a livello globale.
Così parla Angelo Di Matteo, presidente Legambiente Abruzzo:
La febbre che abbiamo fatto venire alla nostra Terra va fermata. La questione globale del clima incide nelle scelte locali di sviluppo, i governi devono fissare nuove regole e noi cittadini dobbiamo impegnarci, cominciando dal rivedere i nostri stili di vita, a ridurre le emissioni inquinanti che ogni giorno mandiamo in atmosfera.
Questo l’intervento di Antonio Sangiuliano, membro della segretaria regionale di Legambiente:
Le iniziative che Legambiente ha promosso in vista della Conferenza di Copenaghen vanno proprio nella direzione di allargare l’informazione tra i cittadini sui cambiamenti climatici, sull’importanza di un accordo internazionale per la riduzione dei gas serra e sulle responsabilità individuali. Un pianeta libero dalla dipendenza delle fonti fossili è possibile e l’Abruzzo, al centro di una difficile e complessa vertenza petrolifera – continua Antonio Sangiuliano – deve dare risposte all’altezza delle sfide globali. Uscire dal petrolio significa infatti che la Regione si doti al più presto di due strumenti di pianificazione essenziali, il Piano Energetico Ambientale Regionale che sviluppi al massimo le fonti rinnovabili, ed il Piano Regionale Integrato dei Trasporti che sposti l’asse della mobilità dalla gomma al ferro.