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Un cuore di “emigrante” batte forte per Frisa

da Donatella Di Biase

L’amore per il paese natio ha ispirato le parole velate di dolce nostalgia di questo componimento del sig. Felice Caldora. In esso si possono cogliere forti emozioni, ma soprattutto rapide e decise pennellate con cui descrive Frisa e l’ineluttabile scorrere della vita.

Di sicuro con questi versi  il sig. Caldora lascerà a Frisa una traccia della propria vita vissuta purtroppo lontano dal paese “suo”.

IL MIO PAESE NATIO

Dal Feltrino,

Risalendo la valle,

D’un tratto ti appare,

Teso, spalmato

Sul crinale, FRISA

Il paese ‘mio’,

Il vecchio e il nuovo.

Allineate sono

Le case,

Di forme diverse,

E di colori tenui,

In un unico abbraccio

Amoroso,

Nella splendida

Terra d’Abruzzo,

Dove la gente è leale

Fino allo scrupolo

Generosa e forte,

Gentile e tenace

Come le pietre

Delle sue montagne.

Paese mio,

Ti lascia giovinetto

In cerca del progresso

Che tu non potevi

Darmi e ora

Che la mia vita di vecchio

Volge al tramonto,

Nell’Attesa, morirò

Lontano da te.

Ti ho amato e odiato

Con cuore d’emigrante

Che sa d’averti

Perduto per sempre.

Perdonami.

Felice Caldora

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