ABRUZZO – Secondo un antico modello fotonico indiano è possibile polarizzare la luce senza cristalli. Questo modello, stupefacente, evidenzia che il fotone non è un bosone ma una “coppia fedelissima” di fermioni con la stessa massa e cariche elettriche opposte.
La sua struttura intima, con momenti della quantità di moto concordi e spin discordi, origina un paramagnetismo che, in presenza di campi magnetici, causa moti giroscopici con la tipica precessione di Larmor; se il campo magnetico ha un gradiente è possibile polarizzare i diversi stati del momento della quantità di moto.
L’evidenza sperimentale si può ottenere facendo ricorso a complicati apparati di Stern-Gerlach, studiati in modo da aumentare il bassissimo tempo di attraversamento del magnete, dal quale tempo dipende l’entità della deviazione.
Le conseguenze teoriche e pratiche di questo modello sono notevolissime e tutte da riscoprire.
http://www.ingenio-web.it/Articolo/4014/LIGHT_POLARIZING_BY_MAGNETIC_FIELDS.html
(a cura dell’ing. Nicolino De Pasquale)
