CHIETI – Lunedì 16 novembre, a partire dalle ore 10, presso l’Auditorium del Rettorato a Chieti si svolgerà il Convegno dal titolo “Una giustizia per la comunità nazionale e per le comunità locali: proposte e progetti”, organizzato dall’Università “G. d’Annunzio”, con il supporto della Fondazione Università “G. d’Annunzio”. L’incontro, organizzato sotto il Patrocinio del Ministero della Giustizia e con la collaborazione della Fondazione “nuova Italia”, prevede due sezioni di approfondimento introdotte dai saluti delle autorità, fra cui il il Magnifico Rettore dell’Ud’A, Prof. Franco Cuccurullo, il Presidente della Regione Abruzzo, Dott. Gianni Chiodi, a seguire dal Sindaco di Chieti, Dott. Francesco Ricci e dal Sindaco di Pescara, Dott. Luigi Albore Mascia, e dall’Avv. Lucio Del Paggio, componente del Consiglio Nazionale Forense.
A seguire, ci saranno gli interventi dei prestigiosi relatori, intervenuti da tutta Italia per l’occasione. Nell’ordine, interverranno nella prima sessione, coordinati dalla Prof. Fausta Guarriello: Dott. Sergio Gallo, Dott. Pietro Mennini, Avv. Ida Nicotra, Avv. Elisabetta Rampelli, Avv. Renato Veneruso, Avv. Paolo Valerio. Durante la seconda sessione, coordinata dal Dott. Salvatore Santangelo, vi saranno gli interventi di: Sen. Giacomo Caliendo, Sen. Filippo Berselli, Sen. Giuseppe Valentino, Sen. Fabrizio Di Stefano, Dott. Cosimo Ferri, Dott. Nicola Trifuoggi, On. Lanfranco Tenaglia, Avv. Lucio Stenio De Benedictis, Dott. David Mancini, Prof. Gaetano Bonetta.
I temi trattati nel corso del convegno esprimono la necessità di riflessione e confronto attraverso la testimonianza di quanti amministrano la giustizia e di quanti sono attenti ai cambiamenti culturali in atto. Ma sarà soprattutto l’occasione per esprimere proposte e avviare riflessioni comuni per rivestire di concretezza e di continuità l’ impegno per la giustizia.
Come sottolinea il Dott. Marco Napoleone, Direttore Generale della Università “G. d’Annunzio”:
Questo anche perché giustizia non è soltanto norma etica nei rapporti fra gli uomini: è anche virtù che si esplica attraverso l’espressione dell’eccellenza morale e operativa soprattutto nella seconda modernità, laddove non si interagisce solo con diverse culture ma, ancor più, con una accentuata mutazione dei costumi e dei sistemi sociali complessi.